4-11-1966: un insegnamento da ricordare

Il 4 novembre ricorrono 46 anni dall’alluvione di Firenze. Quello che avvenne allora conserva ancora oggi grande valore per la città e per la storia: a Firenze arrivarono esperti e volontari da tutto il mondo che si scambiarono tecniche e idee, facendo di Firenze un laboratorio mondiale dell’arte del restauro.
La settimana internazionale dei Beni culturali e Ambientali Florens 2012 che si svolge a Firenze dal 3 all’11 novembre non può non ricordare tale evento, in particolare il significato che esso conserva per una attuale strategia di conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico.
In questo senso il Convegno previsto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio domenica 4 novembre alle ore 17,00 sul tema “Valorizzazione del patrimonio culturale ebraico in Europa” vedrà molteplici interventi di esperti nei vari settori della ricerca, oltre che nelle strategie operative.
La Sinagoga, i musei, la preziosa e antica Biblioteca del Collegio Rabbinico italiano, i cimiteri, gli archivi, gli arredi, i manufatti rituali, gli antichi Rotoli della Legge e gli antichi manoscritti alluvionati a Firenze nel 1966 continuano ad essere ancora oggi laboratorio di recupero e di strategia per il corretto utilizzo di questi beni all’interno di un più ampio progetto europeo basato sull’economia della cultura, anche al fine della creazione di nuove opportunità di sviluppo.
La documentazione dell’alluvione del 1966 dei luoghi ebraici fiorentini, presentata in questa occasione ed in parte inedita, ci ricordano l’impegno di tanti volontari italiani e stranieri che da tutto il mondo contribuirono al salvataggio ed al recupero di questo patrimonio culturale.

Renzo Funaro, presidente dell’Opera del Tempio Ebraico di Firenze