Voci a confronto

Le riflessioni di rav Alberto Somekh sul trattato del rabbino capo di Francia Gilles Bernheim a proposito del matrimonio omosessuale sono proposte dall’Osservatore romano. Numerosi i punti affrontati dal rabbino torinese, a partire non soltanto dalla possibilità, ma anche dall’opportunità di far sentire la voce ebraica nel dibattito pubblico. La notizia della vicinanza di posizioni tra ebraismo e Chiesa cattolica viene riportata dal corrispondente a Parigi del Corriere della Sera Stefano Montefiori, che ripropone ampi stralci del testo del rav Somekh pubblicato dal quotidiano della Santa Sede. Notizia ripresa anche in una breve su Avvenire.
Sul quotidiano della Conferenza episcopale viene annunciata anche l’intervista del direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale allo scrittore e germanista Claudio Magris, che spiega la sua passione per la cultura ebraica. Intervista che compare sul numero di Pagine Ebraiche di febbraio attualmente in distribuzione.
Le pagine romane di vari quotidiani raccontano gli sviluppi del delitto Cohen: rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio volontario l’ex agente dei servizi segreti Giuliano Trevisani e per favoreggiamento la sua amante Alessia Marini (tra gli altri Repubblica).
Per quanto riguarda le notizie sul Medio Oriente, il governo bulgaro ha reso pubbliche le conclusioni dell’inchiesta sull’attentato di Burgas che alcuni mesi è costato la vita a sei persone, di cui cinque turisti israeliani: è stata una cellula del movimento sciita libanese filo-iraniano di Hezbollah a far esplodere l’ordigno. La reazione europea che racconta Guido Olimpio sul Corriere della Sera appare alquanto imbarazzata. Emerge che Francia e Germania avrebbero fatto pressioni sulla Bulgaria per non fare esplicito riferimento a Hezbollah, mentre Catherine Ashton, la rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione europea ha promesso una “risposta appropriata, ma dobbiamo riflettere molto bene”. Dall’inchiesta emerge inoltre che Hezbollah ha creato una struttura per individuare militanti già presenti in Occidente e fornire loro supporto tecnico e finanziario. Ora la Ue dovrà decidere se inserire il gruppo nella lista delle organizzazioni terroristiche, come da tempo chiede Israele. Alla vicenda Fiamma Nirenstein dedica la sua rubrica Fuoco e Fiamma sul Giornale, lanciando un atto d’accusa contro i politici europei che hanno finora appoggiato Hezbollah considerandolo un movimento politico e impegnato nel sociale.
Su numerosi giornali infine è riportata in breve la notizia che Barack Obama visiterà Israele il prossimo 20 marzo e sarà la prima volta da presidente, dopo il viaggio da candidato nel 2008 (La Stampa).

(6 febbraio 2013)