Voci a confronto

Sull’Espresso Stefano Bartezzaghi sottolinea – con una interessante disamina del senso degli errori e dei lapsus che tutti possono commettere – come papa Benedetto XVI abbia dichiarato, in occasione del Giorno della Memoria, che la memoria della Shoah deve “rappresentare per tutti un monito costante affinché non si ripetano gli errori del passato”. Errori, si chiede Bartezzaghi, “sei milioni di ebrei sono morti per alcuni errori?”.
Fiamma Nirenstein, sul Giornale, analizza la posizione degli Stati Uniti in politica estera, definendo le decisioni prese come “incerte, spesso doppie, appesantite dal non detto” e conclude affermando che “gli USA, rispetto al passato, non sono più benvoluti nel mondo”. Di segno opposto l’interpretazione di Janiki Cingoli, su Europa, che valuta come molto interessanti sia le dichiarazioni fatte da John Kerry appena eletto sia l’annuncio del viaggio in Israele del presidente Obama. Il primo scopo della missione, sostiene Cingoli, sarà di rassicurare i suoi critici e di parlare all’opinione pubblica israeliana ed ebraica. Stefano Jesurum, su Sette del Corriere della Sera, parla del film Il figlio dell’altra e di come sia importante fare spazio, nella vita a un po’ di dolcezza.
Sul Giornale di Ostia si legge una dichiarazione di CasaPound Italia – litorale romano che chiede che l’amministrazione cittadina e i consiglieri comunali prendano una posizione contro l’annunciata manifestazione sulle foibe, definita dal movimento di estrema destra “negazionista”, prevista per il 10 febbraio in contrapposizione alla fiaccolata organizzata da Casa Pound. Sulla Gazzetta del mezzogiorno è riportata la polemica in corso a Bari sulla proposta di sostituire la denominazione di via Nicola Pende – convinto razzista – con via Rita Levi Montalcini.

(8 febbraio 2013)