Qui Salerno – La scuola medica che fece incontrare le culture
Una tradizione che affonda le proprie radici nei secoli, una testimonianza dei benefici che l’incontro fra culture fu capace di portare sin dai tempi antichi. Tutto questo rappresenta la Scuola medica salernitana, al centro di un convegno scientifico internazionale organizzato nella città campana da Associazione medica ebraica, Università degli Studi di Salerno, Ordine dei medici e odontoiatri della Provincia, Centro Studi Hippocratica Civitas per il lunedì 15 aprile 2013.
Tema fondamentale sarà la riscoperta del contributo nel campo della medicina e la storia degli ebrei salernitani, che rappresentarono un’importante componente della vita cittadinina nell’Alto Medioevo e prima della Cacciata dai domini spagnoli a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Proprio uno studioso ebreo, Helinus, insieme all’arabo Arela, al bizantino Pontus al latino Salernus, fondò secondo la leggenda, la Scuola medica salernitana.
“Vogliamo trarre dal passato l’esperienza e le conoscenze che possano esserci di guida nell’oggi, perché sappiamo che è rielaborando l’esperienza precedente che si costruisce il presente e il futuro – spiega il presidente dell’Associazione medica ebraica e consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giorgio Mortara, che presenterà il lavoro dell’Ame a Salerno – Ci auguriamo che la sessione storica del nostro convegno raggiunga il duplice scopo di far conoscere il pensiero ebraico e di permettere ai cultori un approfondimento”. Nella mattinata previsti gli interventi “Ebrei e Salerno: fonti, documenti, tradizioni” di Giancarlo Lacerenza, docente di lingua e letteratura ebraica all’Università L’Orientale di Napoli, “Origini e multiculturalità della Scuola medica salernitana tra mito e realtà: gli ebrei e la Chronica Helini” di Amalia Galdi dell’Università di Salerno, “Medico, astrologo, rabbino: l’immagine di Donnolo nella tradizione e nell’immaginario ebraico, dall’Italia al Nord Europa” di Gabriele Mancuso della Boston University e “La medicina ebraica in Italia e nel Mediterraneo nell’Alto Medioevo” di Lola Ferre Cano dell’Università di Granada. Nel pomeriggio, l’approfondimento storico lascerà spazio a un confronto sulla bioetica, che rappresenta uno dei focus fondamentali dell’attività Ame: testamento biologico e accanimento terapeutico saranno gli argomenti di una tavola rotonda cui prenderanno parte il rabbino capo di Napoli Scialom Bahbout, Daniele Garrone, docente della Facoltà Valdese, Aldo Pagni, già presidente della Federazione nazionale dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri Ahmad Ahmad al-Quddus Panetta della Coreis, Lucio Romano, presidente dell’Associazione scienza e vita.
(12 aprile 2013)