Israele – A confronto con i leader politici

Al termine del suo tour in Cisgiordania finalmente JCall approda a Gerusalemme e viene ricevuta alla Knesset. È questo un momento centrale del viaggio : i cento partecipanti, provenienti da diversi paesi europei, rappresentano un movimento che vuole presentarsi come una voce ebraica alternativa. “Vicina a Israele, legata alla natura ebraica e democratica dello Stato e proprio per questo contraria al mantenimento dell’occupazione dei Territori palestinesi”, come spiega un membro del consiglio direttivo italiano. Come tale questo movimento intende rivolgersi in prima istanza al mondo ebraico e ai suoi rappresentanti politici.
La comitiva guidata da David Chemla, giunta nella mattinata di ieri al Parlamento di Gerusalemme, ha incontrato alcuni deputati dei maggiori partiti israeliani (ad esclusione, dovuta a un contrattempo, di quello laburista) e portato loro il suo messaggio. Il disaccordo maggiore è emerso, come forse si poteva prevedere, nell’incontro con il rappresentante del Likud Reuven Rivlin. La buona e rispettosa disposizione di entrambe le parti non ha consentito di superare il radicale disaccordo intorno ad alcune importanti questioni.
Nel corso degli altri incontri (David Tzur per Hatnua, Ronen Hofmann per Yesh Atid e Nitzan Horowitz per Meretz) JCall ha potuto invece registrare una sintonia decisamente maggiore. In particolare Horowitz (nella foto), parlamentare del partito socialdemocratico ed ecologista Meretz, raccoglie fra la gente di JCall il consenso più convinto. Scoppia infatti un caloroso e spontaneo applauso di sostegno quando il deputato annuncia in anteprima la sua prossima candidatura al municipio di Tel Aviv.

(2 maggio 2013)