Melamed – Roberto Denti (1924-2013)

Il passaparola è stato immediato, ieri sera, e la notizia della morte di Roberto Denti è circolata subito, mostrando immediatamente quanta stima e quanto affetto abbia saputo raccogliere questo personaggio straordinario, decano dell’editoria per i ragazzi in Italia, fondatore della Libreria dei ragazzi a Milano, scrittore. Nonostante la sua libreria, una vero luogo magico della letteratura per l’infanzia, fra le più grandi d’Europa nel suo genere fosse stata rilevata qualche mese addietro dalla casa editrice Il Castoro aveva dichiarato, pur rinunciando agli incarichi più operativi, che sarebbe rimasto come una sorta di garante, o un nume tutelare, come ha detto allora chi lo conosceva. Ancora recentemente, a marzo, è stato membro della giuria del premio Andersen, alla cinquantesima edizione della Bologna Children’s Book Fair, e proprio Roberta Chinni, direttrice della più grande manifestazione internazionale dedicata ai libri per ragazzi, è stata fra i primi a far circolare la notizia, con immensa tristezza.

Quando Rossella Tercatin, giornalista della redazione del portale dell’ebraismo italiano, lo ha intervistato all’inizio del 2011, nonostante qualche rimpianto – “Quando noi eravamo bambini, la vita era un’altra cosa: esisteva una dimensione collettiva, che oggi si è persa. La fame di storie era soddisfatta dalle mamme e dai cantastorie” – aveva subito sottolineato come “Le fiabe hanno sempre fatto parte del patrimonio dell’umanità. Un’eccezione forse è rappresentata dal popolo ebraico che non ha, nella sua tradizione, quel tipo di racconti magici nati per divertire chi li ascolta. Il popolo ebraico è il popolo delle favole, che invece nascono per insegnare qualcosa”. La sua affermazione era basata su una reale conoscenza, perché la cultura ebraica per Roberto Denti è sempre stata importante, da quando era ragazzino e suo padre, ateo convinto come lui, lo invitò a leggere la Bibbia. “Mio padre mi ha insegnato l’importanza di questo Libro e non soltanto perché se volevo davvero essere capace di contestare la religione, dovevo conoscerla. Io penso che, nel momento in cui si ha la pazienza di leggerlo con attenzione, questo Libro racconti grande libertà e capacità di vedere le cose in tanti modi differenti, che mi sembra siano insite nella tradizione ebraica”.

In tutte le persone che hanno conosciuto la Libreria dei ragazzi di Roberto Denti, i suoi libri, le sue idee, resterà sicuramente il segno della sua intelligenza e della sua forza, e soprattutto la concezione, da lui sempre portata avanti, che “per ragazzi” vuol dire per tutti, perché l’infanzia è un momento fondante dell’essere uomini.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(23 maggio 2013)