Yeud – Raccontare Israele, giovani a confronto

“Il nostro scopo non è quello di informare, è quello di parlare alla gente”, ha spiegato Livia Link, responsabile dell’hasbarah per l’ambasciata israeliana a Roma, ai ragazzi di Yeud, il seminario di leadership ebraico organizzato dal Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, di cui nei giorni scorsi si è tenuto a Roma il quarto e penultimo modulo. Hasbarah viene tradotto in italiano con il termine “propaganda”, anche se in realtà deriva dal verbo che in ebraico significa “spiegare”. Perché lo scopo di questo ufficio è quello di riuscire a raggiungere le persone che non sanno nulla di Israele prima che possano riempire questo vuoto facendosene un’idea sbagliata, illustrandone la cultura, i valori, le bellezze, ma soprattutto il lato quotidiano. Quello di un Paese vivo, non di un Paese in cui regnano il conflitto e la violenza. Una campagna pensata per presentare Israele come se fosse un marchio, con tutto quello che ha da offrire. “Non cerchiamo di etichettare i buoni e i cattivi, bensì vogliamo cercare di contestualizzare le notizie incomplete che i media esteri riportano”, ha specificato Link. Si tratta quindi di una sorta di controinformazione che l’ambasciata porta avanti in modo continuativo da ormai dieci anni, attraverso eventi, televisione e giornali, ma soprattutto web e social network. “E per migliorare ancora abbiamo bisogno proprio dei giovani delle comunità, che con le loro idee e il loro lavoro rappresentano la nostra forza”. Giovani che nel corso di questo modulo romano incentrato sul media training hanno avuto l’occasione, all’interno di simulazioni di dibattiti, oltre che di raffinare la loro abilità oratoria, di confrontarsi anche sui temi più attuali dell’ebraismo italiano, sia al suo interno che verso l’esterno. Non solo importanti nozioni pratiche, ma dunque anche la possibilità di portare le sfide del mondo ebraico anche fra i giovani, per trovare nuove idee e lavorare a nuove soluzioni. Lanciandosi così anche verso quello che sarà l’argomento del quinto e ultimo modulo, il future scenario planning, ovvero l’analisi di situazioni più a lungo termine, che si terrà in memoria di Isa Corinaldi a Oxford il mese prossimo.

Francesca Matalon
twitter @MatalonF

(30 maggio 2013)