4 giugno 1944 – 4 giugno 2013
Cittadini, istituzioni, rappresentanti diplomatici dei paesi che affrancarono Roma dal nazifascismo. Insieme, davanti al portone del Tempio Maggiore, per ricordare le ore in cui la parola libertà tornò ad avere un significato. Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Francia. Ma anche Israele, a testimoniare il contributo dei volontari della Brigata Ebraica di cui sono stati recentemente commemorati i caduti. Le bandiere issate lungo il cancello, le note degli inni nazionali che risuonano nell’aria sono il messaggio di speranza nel futuro e nella dignità dell’uomo che la Comunità ebraica, unitamente alle altre realtà coinvolte, ha voluto lanciare alla cittadinanza in occasione del 69esimo anniversario della Liberazione della Capitale e della riapertura dei suoi luoghi ebraici.
Accolto sul palco dall’assessore ai rapporti istituzionali Ruben Della Rocca, il presidente della Comunità capitolina e consigliere UCEI Riccardo Pacifici invita a una maggiore consapevolezza sui fatti storici peculiari di quella stagione e, in prospettiva delle prossime ricorrenze a cifra tonda, annuncia le varie iniziative in agenda: dal 70esimo anniversario dell’otto settembre per arrivare, al termine di un lungo percorso, all’omaggio che verrà reso dalle forze armate di Israele ai veterani della Brigata Ebraica. “Le azioni di chi si dimostrò pienamente umano in un periodo in cui alcuni scelsero di essere bestia – ha affermato Pacifici – sono il perno contro l’indifferenza che dobbiamo trasmettere ai nostri giovani. Una lezione inevitabilmente proiettata al futuro”.
Ad intervenire anche rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma. “La commemorazione odierna – ha spiegato – non deve limitarsi a questa piazza ma essere un segnale per la città e per il paese intero. Il messaggio che vorrei trasmettere, riferendomi agli eventi che sono oggi celebrati e trandone un insegnamento valido in ogni epoca, è che la libertà rappresenta un dono prezioso e che siamo tutti chiamati a farne buon uso”. Tra le varie testimonianze, gli interventi di due studenti liceali – Samuel Calò (liceo Renzo Levi) ed Erika Angioletti (scuola germanica) – dell’assessore al patrimonio di Roma Capitale Lucia Funari e di Silvana Ajò Cagli, testimone diretta della Liberazione.
(4 giugno 2013)