Voci a confronto
Una nuova vittima italiana del terrorismo di matrice jihadista. In Afghanistan, a cadere sotto i colpi dei talebani, è il bersagliere Giuseppe La Rosa. Secondo la prima versione, fornita dagli stessi talebani, responsabile dell’agguato sarebbe un 11enne. Circostanza smentita in serata dal ministro della Difesa Mario Mauro (Repubblica). Sul Giornale, concentrandosi sulla prima rivendicazione, Fiamma Nirenstein parla di “nuova strategie dell’orrore” che fa scudo sul coinvolgimento dei bambini.
Poteva essere una strage, si è risolta con un arresto e con tanta paura. Ma è destinata a far parlare a lungo la vicenda che ha visto protagonista uno studente minorenne entrato con fucile e mimetica nel suo istituto in provincia di Brescia. Secondo la ricostruzione del Corriere emergerebbe infatti un profilo molto inquietante: il ragazzo, 17 anni, avrebbe una passione per svastiche e siti violenti.
Sulla Lettura del Corriere Daria Gorodisky racconta di come la letteratura israeliana affronta il difficile ritorno dei soldati rapiti alla normalità. Un argomento tabù, scrive, rotto per primo dall’autore e regista Gideon Raff.
Sempre il Corriere, nelle pagine di apertura, ospita un’intervista al parlamentare – israeliano di nascita, italiano d’adozione – Yoram Gutgeld. Il guru economico del renzismo, dopo essersi confidato al Foglio, racconta la ‘terza via’ proposta dal suo schieramento. La priorità assoluta? “Una vera lotta all’evasione fiscale”.
Coincidenza molto pericolosa a Roma. Nello stesso giorno del Gay Pride, in zona Ponte Milvio, si svolgerà infatti un raduno delle destre estreme europee per manifestare solidarietà al dittatore siriano Assad. Il Gay Center si è rivolto al ministro dell’Interno per chiedere che questa iniziativa non abbia luogo (Messaggero cronaca di Roma). Nel quartiere ebraico, riporta ancora il Messaggero, un incendio sviluppatosi in un negozio di antiquariato ha suscitato molte preoccupazioni domate dal successivo intervento dei vigili del fuoco.
Dopo il penoso episodio di Varese, dove il Consiglio comunale ha respinto la richiesta di revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, Libero mette in rassegna altre località dove questa onoreficenza persisterebbe senza suscitare lo stesso scandalo che ha interessato questo ultimo episodio.
Sul Manifesto Donatella Di Cesare recensisce Il Bambino di Varsavia di Dan Porat, edito da Rizzoli.
(9 giugno 2013)