…musica

In un’intervista al giornale israeliano Yediot Ahronot, il musicista Francesco Lotoro, colui che con anni e anni di lavoro ha ricostituito e raccolto oltre 4000 brani di musica composta nei campi di concentramento, esprime la speranza che i risultati del suo lavoro possano essere trasferiti in Israele per poter meglio essere salvaguardati e preservati: “In Israele mi è stato dato tanto appoggio personale, soprattutto da parte di amici e di musicisti che mi hanno sempre incoraggiato a continuare a raccogliere informazioni, ma mai da un ente ufficiale. Vorrei che il mio archivio facesse l’aliyà in Israele. Ma, se non si troverà chi prenderà a cuore questo patrimonio, forse lo donerò al Comune, qui in Italia, perché ospiti in un sito apposito gli scritti che ho trovato”. Qualunque sia la scelta che il Maestro Lotoro farà, mi auguro che sia una scelta vera e non una soluzione obbligata. Che trovi insomma le possibilità e i fondi, qui o in Israele, per continuare il suo importante lavoro e per preservare e trasmettere questo straordinario patrimonio culturale.

Anna Foa, storica

(24 giugno 2013)