…candidati
Al ballottaggio elettorale a Messina ha vinto il candidato della lista “No Ponte”. Quando Grillo ha cercato di appropriarsi della sua vittoria (il famoso scouting che rimproverava ad altri), è stato respinto in malomodo. Siamo alla contestazione dei contestatori; di questo passo, arriveremo a candidarci tutti quanti, aprendo il problema metafisico della possibilità di essere rappresentati da se stessi. La crisi della democrazia rappresentativa non sembra arrestarsi. Se non altro, dalle nostre parti possiamo contare sui cosiddetti politici tradizionali, che si riorganizzano trovando sempre originali novità. In attesa dell’interdizione dai pubblici uffici, il pluricondannato Silvio Berlusconi, tra l’altro per reati infamanti, si riorganizza e cerca di far avanzare, dopo lunga attesa, la figlia Marina. Quella che, in una nota polemica con Roberto Saviano, si appellava alla libertà di pensiero ed espressione in difesa delle parole del padre, che aveva sostenuto pubblicamente la sua avversione per giornalisti, scrittori, registi che hanno raccontato il fenomeno mafioso. Ragionamento veramente acuto ed intelligente; insomma, fa ben sperare (!). Viene in mente il famoso film di Herzog, “Aguirre, il furore di D.o”, dove l’indemoniato protagonista immagine una rifondazione del mondo a partire da un rapporto incestuoso con la figlia. Chiunque altro avrebbe sporcato la purezza della razza. Solo le figlie capiscono i padri. Anzi, i “papi”.
David Assael, ricercatore
(26 giugno 2013)