Voci a confronto

rassegnaOndata di proteste bipartisan per le vergognose affermazioni del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli nei confronti del ministro Kyenge. Ad esprimersi con posizione netta anche le Comunità ebraiche italiane in particolare nella figura del presidente UCEI Renzo Gattegna e del presidente della Comunità di Roma Riccardo Pacifici (Messaggero, tra gli altri). “Le vergognose affermazioni del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli sulla figura del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge sono un’offesa alle istituzioni e a tutta la società italiana. Di fronte a frasi di questa portata – ha spiegato il presidente dell’Unione – non esistono possibili fraintendimenti. Soltanto un senso di profondo disagio e vergogna per chi le ha pronunciate”. Concetti che sono riportati da tutta la stampa ebraica internazionale che conta, da Jta a The Forward al Times of Israel.
Intervistata dal Corriere, il ministro si dice preoccupata per la scarsa responsabilità di chi detiene alti incarichi pubblici e affronta il doloroso capitolo delle minacce e dell’odio rivolte contro la sua persona. In un passaggio in particolare afferma: “L’istigazione al razzismo sta diventando man mano istigazione alla violenza. Vale per tutti, penso agli attacchi che riceve la comunità ebraica”. Surreali invece le risposte di Calderoli nelle interviste concesse a Corriere e Repubblica. Da leggere il durissimo intervento di Gian Antonio Stella.
“Abbiate la misericordia dei Samaritani”, chiede papa Francesco alla folla accorsa a Castel Gandolfo per l’Angelus domenicale. Un passaggio farà probabilmente discutere e cioè quando il pontefice, nell’elogiare la bontà e la generosità dei samaritani, ha parlato del disprezzo manifestato loro “dai Giudei” a causa di “differenti tradizioni religiose” (Corriere).
“Sono indignato dal fatto che i pacifisti si agitino quasi esclusivamente quando si tratta di episodi che riguardano Israele. Viceversa, silenzio assoluto quando si tratta di episodi estremamente più efferati in cui Israele non è coinvolta”. È la denuncia di un lettore del Corriere. Nel suo consueto spazio quotidiano l’ambasciatore Sergio Romano prende spunto da questo messaggio e osserva: “Dietro il pacifismo vi è molto spesso un pregiudizio politico, un partito preso, una lealtà ideologica. Non è escluso quindi che dietro certe manifestazioni contro la politica israeliana nei territori occupati vi sia una ostilità preconcetta contro lo Stato d’Israele”. Ma la tesi secondo cui ogni critica indirizzata a Israele, osserva ancora Romano, “sarebbe una manifestazione di antisemitismo mi sembra, nel dialogo fra punti di vista diversi, un’arma impropria, quasi un tentativo di chiudere la bocca a qualsiasi interlocutore critico”.
Asaf Avidan, il cantante israeliano che ha conquistato Sanremo, sarà protagonista al Parco della Musica. Nel dorso romano del Corriere il racconto dei suoi ultimi successi e delle nuove sfide che lo attendono.
Sempre a Roma spunta la pista interna per il rogo al liceo Socrate, scuola simbolo nella lotta al razzismo e all’omofobia. I sospetti della Digos, scrive il Messaggero, si sta concentrando su un 17enne il cui nome è stato inizialmente segnalato dagli stessi studenti al preside e di qui agli uffici della questura.
Mohamed El Baradei giura da vicepresidente ad interim dell’Egitto (Repubblica) mentre in Israele “Aliza la religiosa” concorre alla carica di sindaco di Beit Shemesh con un programma di forte contrasto alle politiche finora adottate in loco dagli ultraortodossi (Corriere).

(15 luglio 2013)