giustizia…

“La giustizia, solo la giustizia perseguirai, affinché tu possa vivere ed ereditare il paese che l’Eterno tuo D-o ti dà.” (Deuteronomio 16:20) Rabbì Chayym Yosef David Azulay (1724-1806) vede in questo verso non solo un riferimento alla “giustizia” quale responsabilità di una istituzione preposta a garantirla, ma soprattutto come contributo di ogni singolo a far si che una società sia veramente giusta. Ecco perché il termine Tzedeq – giustizia, è ripetuto due volte, per sottolineare che fare prontamente tzedaqà (atti di giustizia) significa farla due volte. La solerzia, come spiega Rabbi Moshè Chayym Luzzatto (1707-1746), è considerata una qualità fondamentale affinché si “possa vivere” in questo mondo e si possa “ereditare” quello futuro.

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova

(12 agosto 2013)