Qui Roma – Insieme per la pace
Si conclude con un messaggio di pace universale lanciato dalla scalinata del Campidoglio l’appuntamento con i tre giorni di incontri “Il coraggio della speranza” organizzati dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma. Prima della cerimonia sul colle di Roma Capitale sono in tanti a raccogliersi in preghiera al Tempio dei Giovani sull’isola Tiberina: molti dei rabbini accorsi da tutto il mondo per le giornate del dialogo e con loro svariate decine di persone, di ogni credo e cultura.
Nell’occasione il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni illustra i fondamenti della liturgia ebraica e le tre preghiere che suddividono la giornata prima di lasciare il posto a Sandro Di Castro, presidente del Bené Berith e tra i fondatori del Tempio dei Giovani, che celebra la preghiera di Minchà.
Rav Di Segni spiega l’importanza del piccolo grande luogo in cui ci si ritrova: “Proprio accanto alla Basilica di San Bartolomeo all’Isola gestito dalla Comunità di Sant’Egidio, oltre ad esserci l’Ospedale Israelitico c’è questo piccolo Tempio nascosto. Durante le persecuzioni – afferma rav Di Segni – il rav Panzieri, incurante del pericolo, si preoccupò di mantenere sempre accesa la fiamma e di celebrare le funzioni. La grande sinagoga era stata sigillata dai nazisti e a pochi metri un luogo di culto resisteva. Anni dopo, un gruppo di giovani fondò nuovamente questo Tempio, un gruppo oramai adulto, che non ha smesso di popolare ogni shabbath questa sala”. In sala, tra gli altri, il rabbino capo di Firenze rav Joseph Levi – tra i protagonisti dell’ultima giornata di incontri – e il presidente della Comunità ebraica fiorentina Sara Cividalli.
(2 ottobre 2013)