Voci a confronto
Il dibattito circa l’utilità di introdurre una legislazione che punisca il negazionismo della Shoah come reato anima le pagine dei giornali di oggi.
Al tema il quotidiano Repubblica dedica la doppia pagina del suo Diario, con un intervento dello storico Adriano Prosperi, in cui si toccano diversi punti importanti, dal rischio che un provvedimento simile fornisca visibilità e palcoscenico a coloro che propugnano tali ignobili tesi, all’autoassoluzione italiana per la persecuzione perpetrata, alla necessità di passare “da una politica della Memoria a una politica della storia”. Ripresa sulle stesse pagine una riflessione dello storico francese Pierre Vidal-Naquet, che perse entrambi i genitori ad Auschwitz “Il disprezzo forse è un’arma più sicura”. Il quotidiano intervista anche il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici che ribadisce invece le ragioni dell’utilità della legge anti-negazionismo “Le leggi non risolvono i problemi. Le leggi però fissano dei paletti – sottolinea – E oggi, con la recrudescenza dell’antisemitismo, serve a fissare uno spartiacque tra qual è la parte del bene e qual è la parte del male”.
Anche Sergio Romano, nella sua rubrica di lettere sul Corriere, affronta la questione del provvedimento antinegazionismo come terreno molto scivoloso, rievocando il processo contro lo storico Bernard Lewis accusato di negazione del genocidio armeno (poi assolto).
Ma quali sono le strategie efficaci per combattere il negazionismo? A questa domanda tenta di dare una risposta Furio Colombo sul Fatto Quotidiano, che spiega come “Una legge contro il negazionismo richiede un lavoro attento e cauto e ben calibrato di buoni giuristi. Ma è sullo stesso piano di valore e urgenza delle leggi contro le discriminazioni di tutti i tipi. Non possiamo ammettere, senza favorire un caos fascista, un ‘tu si e tu no’ della Storia”.
Sul Corriere della Sera si riferisce del lungo colloquio fra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il Segretario di Stato americano John Kerry svoltosi ieri a Roma, con un commento di Franco Venturini.
Sul Giornale Fiamma Nirenstein parla della vittoria di Nir Barkat riconfermato sindaco a Gerusalemme “contro l’implausibile Moshe Lion”.
Intanto la Gazzetta riferisce l’imbarazzante caso della rimozione della bandiera d’Israele alla tappa Coppa del mondo di nuoto svoltasi negli scorsi giorni in Qatar.
A Milano presentato il progetto di ampliamento e rilancio del Giardino dei Giusti di Monte Stella (Corriere Milano).
“Una kippah con due leoni per il Papa” titola l’Osservatore romano, raccontando di un incontro del Pontefice con diversi leader religiosi, tra cui il rabbino Mario Rojzman, che gli ha fatto dono appunto di una kippah.
(24 ottobre 2013)