Qui Torino – La Storia nell’aula di Primo Levi
In occasione della quinta Lezione Primo Levi, intitolata quest’anno “Raccontare per la storia”, gli storici banchi di legno a strapiombo dell’aula magna della facoltà di Chimica di Torino, intitolata allo scrittore nell’aprile del 2007, erano pieni di un pubblico composito ed eterogeneo, in cui i tantissimi giovani facevano onore all’intenso dialogo da lui condotto nelle scuole per tanta parte della sua vita, e i circa duecento posti non sono bastati a contenere tutti coloro che attendono ogni anno la Lezione come una occasione di approfondimento e riflessione irrinunciabile.
Dopo le brevi parole introduttive di Ernesto Ferrero – scrittore, critico letterario, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino e presidente del Centro Internazionale di studi Primo Levi, che ha organizzato come negli scorsi anni la Lezione Primo Levi – e Fabio Levi, docente di Storia contemporanea all’università di Torino e direttore del Centro, che hanno ricordato le scorse quattro edizioni della Lezione, la magistrale Lezione Primo Levi tenuta ieri dalla storica sociale Anna Bravo è stata accolta da un applauso commosso che non sembrava volersi spegnere.
Nell’intervento della storica hanno trovato posto molti temi complessi, tutti analizzati con quella pacata lucidità che obbliga ad ascoltare senza perdersi una parola, a ragionare, a cercare di metabolizzare anche i concetti più difficili e scomodi.
Dall’analisi di come nel dopo guerra la consapevolezza del genocidio come fulcro dell’ideologia nazista e del sistema concentrazionario sia stata difficoltosa, alla ricostruzione di come è stato accidentato il percorso di “Se questo è un uomo”, all’analisi del senso e del significato di un termine tanto abusato, quella zona grigia di cui molto si parla, ma spesso a sproposito, tutto ha contribuito a coinvolgere profondamente i presenti.
Il testo integrale della quinta Lezione Primo Levi, come gli anni scorsi, sarà pubblicato da Einaudi in edizione bilingue in italiano e inglese in una collana a cura del Centro Internazionale di Studi Primo Levi che, come ha ricordato Ernesto Ferrero ieri in chiusura ha anche ristampato in una edizione speciale a tiratura limitata il “Rapporto sulla organizzazione igienico-sanitaria del campo di concentramento per Ebrei di Monowitz (Auschwitz-Alta Slesia)” uno dei primi resoconti della realtà dei campi di sterminio, la cui vendita è volta a sostenere le attività del Centro.
(8 novembre 2013)