Voci a confronto
“Neanche nel segreto dell’urna, alcun deputato ebbe la forza, il coraggio e la dignità per opporsi a provvedimenti tanto aberranti”, sottolinea sulle pagine del settimanale Oggi il presidente UCEI Renzo Gattegna, intervistato in merito alla proposta del presidente delle Guardie d’Onore (incaricate di vegliare sulle tombe dei reali sepolti al Pantheon) di riportare a Roma la salma di Vittorio Emanuele III, il re che firmo le leggi razziste. “Come biasimare i deputati -continua Gattegna – se lo stesso capo dello Stato, il re Vittorio Emanuele III, infangò e distrusse il prestigio morale della sua dinastia apponendo la firma al famigerato regio decreto numero 1390 dopo essersi ritirato nella tenuta di San Rossore, con indifferenza, forse con noncuranza e cinismo, contribuendo così all’immane tragedia che ne seguì?”.
“Mai paragonato Berlusconi agli ebrei”, il vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani smentisce le affermazioni che l’avrebbero visto paragonare la situazione di Berlusconi alla persecuzione ebraica. La frase incriminata, come riporta il Corriere della Sera, pronunciato allo Yad Vashem sarebbe stata un fraintendimento. Quindi niente scuse (e bocciata la mozione di censura) da parte di Mantovani, intervenuto davanti all’assemblea regionale per chiarire la sua posizione. Di altro tenore ma sempre sulle pagine del quotidiano di via Solferino, Haim Baharier spiega il significato della festa di Chanukkah. Stasera – riporta il giornale – in piazza San Carlo alle 18.30, verrà acceso in pubblico il primo lume di Chanukkà, l’ultimo brillerà mercoledì, 4 dicembre.
Prove di distensione tra Gerusalemme e Washington, dopo l’irritazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu per la gestione delle trattative a Ginevra sulla questione nucleare iraniana e l’accordo siglato dai 5+1 (lenti puntate su Teheran per verificare l’effettivo rispetto degli accordi, il Sole 24 Ore). “Nei prossimi giorni una delegazione israeliana guidata dal consigliere per la Sicurezza nazionale, Yossi Cohen, si recherà a Washington per discutere con gli Stati Uniti dell’accordo definitivo con l’Iran”, riporta l’Osservatore Romano, rilanciando le parole del premier Netanyahu alla Knesset.
Carlo Petrini, ideatore di Slow Food, su Repubblica racconta una Haifa inedita, attraverso un itinerario gastronomico tra “tra pizze, profumi, kebab e i piatti simbolo della convivenza in Israele”.
A Firenze è il dialogo interreligioso ad essere al centro dell’attenzione con l’incontro tra Comunità ebraica e rappresentanti della realtà islamica a Palazzo Bastogi, realzzato dalla Foundation for ethnic understanding (La Nazione). Presenti la presidente della Comunità ebraica Sara Cividalli, il rabbino capo Rav Joseph Levi, l’imam Izzedin Elzir.
“Il paese del male”, definizione dura con cui l’inviato della La Stampa Domenico Quirico dipinge la Siria, in un libro-racconto della sua prigionia nel paese in ginocchio per la guerra civile in atto (Corriere della Sera e Repubblica).
Continua l’indignazione suscitata dall’inchiesta di Repubblica su così detti BanglaTour, i pestaggi organizzati da giovani di estrema destra a Roma a danno di immigrati, in particolare bengalesi. Dopo 50 episodi in un anno, la questione arriva in Parlamento (Repubblica Roma).
Il produttore di C’era una volta in America, il celebre film di Sergio Leone è stato a lungo a servizio dei servizi segreti israeliani. Arnon Milchan, magnate israeliano, come riporta La Stampa, ha confessato di aver parte in gioventù del Mossad.
(27 novembre)