Qui Casale – Nuove chanukkiot al Museo

casale chnPer molti cittadini cattolici di Casale ormai Natale non viene se prima non ci si trova per Chanukkah. È vero che dagli anni ’80 l’abitudine di accendere insieme le lampade di questa festa ebraica si è diffuso nel mondo, ma mai come quest’anno la piccola comunità monferrina ha ospitato tanti amici, La giornata è diventata un’imprescindibile occasione per ritrovarsi e farsi gli auguri, qualsiasi sia la propria formazione religiosa, che unisce le tante persone chiamate nel corso dell’anno a tenere accesa la fiamma della cultura ebraica in questo luogo così caratteristico. E siccome gli eventi culturali della comunità casalese sono veramente tanti ecco che il 1 dicembre erano almeno trecento gli ospiti attorno a vicolo Salomone Olper.

Poi c’è naturalmente l’aspetto peculiare della Chanukkah locale. Quello artistico, grazie al Museo dei Lumi: la straordinaria raccolta, collocata nei locali sotto la sinagoga che comprende ormai oltre 156 Chanukkioth, le lampade a 8 braccia la cui accensione scandisce i giorni della festa.

Ogni anno questa giornata è l’occasione per accogliere le nuove acquisizioni e presentare i loro autori. La foto di gruppo del 2013 comprende Riccardo Levi, Tony Tedesco, Anna Santinello, Massimo Salvadori, Armanda Verdirame, Carlo Cattaneo, Valerio Saracco, Giovanni Saldì. Assenti giustificati Arnaldo Pomodoro e Giuseppe Maraniello che hanno presentato la propria Chanukkiah del 2013 in anteprima nei mesi scorsi. Per motivi personali manca anche Antonio Recalcati, fondatore di questo museo, come ha ricordato Elio Carmi, vicepresidente della Comunità e maestro di cerimonie della giornata, insieme a Claudia De Benedetti in rappresentanza dell’UCEI.

E poi naturalmente c’è l’artista ospite, una personalità che oltre a donare la propria lampada accetta di realizzare una mostra nelle sale a fianco della sinagoga. L’incarico quest’anno è toccato a Roger Selden, uno dei maestri dell’arte contemporanea tra Italia e USA. Selden è molto ben conosciuto nel mondo ebraico, visto che ha firmato le 23 vetrate per lasSinagoga “Hechal David U-Mordechai” di Milano realizzate dai maestri di Murano. A Casale la sua coloratissima Chanukkiah è stata circondata dalle sue opere: pannelli dalle allegre geometrie altrettanto vivaci che non si fatica affatto a vedere realizzate in materiali più diafani e trasparenti.

Alle 17 nel Cortile delle Api, la festa vera e propria, con l’accensione del lume in una cerimonia condotta da Vittorio Bendaud, che ha avuto il compito di intonare le preghiere di fronte alla lampada della Comunità e ricordare il significato della festa e la forte simbologia della luce presente in tutte le religioni.

L’aspetto più toccante della Chanukkah casalese infatti è la presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti delle varie religioni monoteiste del territorio. Quest’anno erano una decina di confessioni e così oltre al sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi e al commissario di PS Athos Vecchi, hanno preso in mano lo shamash (il lume che serve ad accedere tutti gli altri) don Paolo Cassano per la diocesi di Casale, Abd Allatif Cocilovo per il Coreis di Milano, Stefania Dolce per la Chiesa Avventista, Paolo Livrè della Chiesa Metodista di Bassignana, Arnaldo Pisano della Comunità Ecumenica, Marco Cavallero della Comunità Cristiana Evangelica. Tutto questo reso ancora più toccante dai canti tradizionali dei ragazzi del Coro Ghescer – Opera dei Ragazzi diretti da Erika Patrucco.

Poi tutti ad accendere le lampade sparse in ogni angolino del Cortile delle Api, sotto un melograno carico di frutti. Senza dimenticare l’altro aspetto che richiama tanti amici per questa cerimonia: lo strepitoso castagnaccio della signora Adriana Ottolenghi. Senza quello a Casale non è Channukkah.

Alberto Angelino

(2 dicembre 2013)