I cento anni di Emma Castelnuovo. Omaggio alla signora dei numeri

premiazione castelnuovoIl segno lasciato dagli insegnamenti di Emma Castelnuovo e dalla sua personalità è così forte che alla cerimonia di conferimento del Premio Nesi 2013 non è bastata la Sala della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ad accogliere tutti coloro che hanno voluto renderle omaggio. Decine di persone in piedi hanno partecipato all’occasione, che ha preso via via più forme: dopo l’introduzione di Luciano Chiappetta, Capo Dipartimento Isruzione, che ha portato i saluti del Ministro, impegnato a Palazzo Chigi, è intervenuto Marco Rossi Doria, sottosegretario all’Istruzione. Sono stati resi noti da pochi giorni i risultati dell’ultimo OCSE PISA, il programma per la valutazione internazionale degli studenti, e riportano la buona notizia che l’Italia – pur rimanendo sotto la media OCSE – è uno dei paesi che ha registrato «i più notevoli progressi» in matematica e scienze negli ultimi anni. E il Sottosegretario ha quindi parlato del contributo dato da Emma Castelnuovo alla disciplina, leggendo una parte della prefazione di “La didattica della matematica”, il libro scritto nel 1963, l’anno successivo alla grande riforma che ha portato all’unificazione della scuola media. E insegnare alla scuola media – come è stato ricordato in seguito – è secondo la professoressa, “il mestiere più bello del mondo” e quello in cui è davvero possibile fare la differenza per i ragazzi. Anche il Capo dello Stato ha voluto mandare un saluto, non potendo partecipare, e dopo l’intervento del Presidente della Fondazione Nesi sono stati in molti a raccontare i contributi e le molteplici attività che hanno segnato l’insegnamento della professoressa: A partire dalla sua formazione, avvenuta seguendo gli insegnamenti del grande matematico, storico della scienza e filosofo Federigo Enriques, che per lei era lo zio Ghigo, e di suo padre, Guido Castelnuovo. Due giganti della matematica italiana, che hanno segnato i suoi percorsi, le sue scelte. Il premio, in assenza di “Emmatematica”, come l’hanno chiamata in molti, è stato ritirato dalla pronipote Lia Morpurgo, che ha raccontato come pur non essendo stata una sua allieva ha imparato qualcosa ogni volta che è andata a trovarla, in una casa “che parla di conoscenza”. Le motivazioni ricordano che “Emma Castelnuovo si è impegnata con continuità nella formazione e nell’aggiornamento degli insegnanti, come nell’avvio e nel coordinamento di attività di sperimentazione. Con la collaborazione del Movimento di Cooperazione Educativa ha consolidato corsi di aggiornamento per l’insegnamento della matematica per gli insegnanti di ogni ordine di scuola, denominati ‘Officina matematica di Emma Castelnuovo’, che si svolgono, ancora oggi, ogni anno.” E proprio l’Officina Matematica e le sue famose Esposizioni, in cui gli studenti creano, inventano, e poi spiegano agli adulti, sono state ricordate più e più volte in tutti gli interventi, che hanno ricordato la sua capacità di appassionare, di entusiasmare e soprattutto di sorprendere. Cartoncini, ombre, proiezioni, stecchini e i suoi famosissimi cordini… uno dei quali è stato regalato a Rocco Pompeo da Nicoletta Lanciani, del Movimento di Cooperazione Educativa, dopo il suo intervento. Gli interventi di Ornella Faracovi e Pietro Nastas, centrati sulle figure di Enriques e Guido Castelnuovo hanno poi ripreso elementi di storia della matematica, sottolineando il contributo ebraico alla disciplina e raccontando cosa successe nel ’38, quando i metematici ebrei vennero cacciati. Nella la parte conclusiva, tanti suoi ex-allievi che hanno raccontato evidente affetto gli anni trascorsi nelle classi della professoressa Castelnuovo. E particolarmente commossi ed emozionanti sono stati i ricordi di Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia e della scrittrice Giacometta Limentani e il discorso trascinante del maestro Franco Lorenzoni, che nel suo centro di ricerca e sperimentazione educativa e artistica ha avuto occasione di ospitare più volte la professoressa, che compirà cento anni questo giovedì.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(10 dicembre 2013)