American Jewish Committee a confronto con Bergoglio

rassegnaJorge Bergoglio ha incontrato ieri la delegazione dell’American Jewish Committee. Sull’Osservatore romano il discorso pronunciato dal Pontefice, su Avvenire alcune voci dei delegati dell’Associazione.
“L’anno prossimo commemoreremo il 50° anniversario della Dichiarazione Nostra aetate del Concilio Vaticano II, che ancora oggi costituisce per la Chiesa il punto di riferimento imprescindibile per i rapporti con i nostri ‘fratelli maggiori’ – ha dichiarato Bergoglio, che ha parlato di ‘fondamento teologico’ per il dialogo – Auspico che il tema delle relazioni con l’ebraismo rimanga vivo nei seminari e nei centri di formazione dei laici cattolici, così come confido che anche presso le comunità ebraiche e i giovani rabbini si accresca l’interesse per la conoscenza del cristianesimo”.
“In merito al rapporto tra ebraismo e Chiesa cattolica, peraltro, proprio ieri il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) Renzo Gattegna ha tributato un ricordo al “coraggioso impegno” del monsignore trentino Igino Rogger, scomparso ieri all’età di 94 anni, che, all’epoca del Concilio vaticano II, promosse l’abolizione dell’”ignominioso culto di san Simonino e il suo richiamo a un’epoca di persecuzione basata sull’infamante ‘accusa del sangue’ che tanti lutti ha portato alle comunità ebraiche d’Europa attraverso i secoli” scrive poi su Vatican Insider della Stampa Iacopo Scaramuzzi.

Confermate dalla Corte d’Appello (con lievi sconti) le condanne ai promotori del sito neonazista Stormfront.
“Questa sentenza un principio cardine: la diffusione di interpretazioni alternative e deliranti a fatti drammatici come la Shoah non può essere contrabbandata come mera libertà di espressione” il commento di uno dei legali di parte civile, Daniele Stoppello, riportato dal Messaggero Roma , che scrive inoltre che “soddisfazione è stata espressa dalla comunità ebraica: ‘E’ stato sancito il principio per cui la Rete non è il luogo delle impunità ma è il luogo delle responsabilità’”.
Stefano Jesurum su Sette racconta un nuovo progetto per mappare l’intolleranza in Italia lanciato da Vox-Osservatorio italiano sui diritti.
Si è dimesso il consigliere comunale di Milano protagonista di frasi offensive nei confronti delle vittime delle foibe (Corriere Milano).

Su Repubblica Roma tornano le vicende di presunti rimborsi gonfiati all’Ospedale israelitico. In un’intervista sul tema della sanità, a domanda diretta sulla questione, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti risponde: “Ci tengo a dire che riguardano la stagione precedente. E sia chiaro, l’Israelitico è un’ottima struttura sanitaria ma ovviamente quando abbiamo avuto il sentore che qualcosa non andava abbiamo preso dei provvedimenti e sospeso i pagamenti”.

Israele. Il Corriere della Sera propone a tutta pagina un’intervista all’ambasciatore dell’Unione Europea nello Stato ebraico, il danese Lars Faaborg-Andersen, che da giovane vanta tra l’altro un’esperienza in kibbutz. “L’Unione Europea non ha intenzione di boicottare i prodotti legati agli insediamenti. Certo a questi beni non applichiamo i dazi agevolati previsti dagli accordi con Israele perché per noi le colonie sono illegali e non sono parte di Israele. Va avanti il progetto di etichettare le merci provenienti dagli insediamenti, così i consumatori possono essere consapevoli dell’origine” afferma tra le altre cose l’ambasciatore.
Il Foglio pubblica invece la traduzione di un articolo apparso negli scorsi giorni su Haaretz che spiega i dieci motivi per cui il boicottaggio economico nei confronti di Israele è immorale. Autore il professore di Harvard Alan M. Dershowitz.

Iran. Su Repubblica un reportage sulle prospettive che l’accordo sul nucleare e l’alleggerimento delle sanzioni apre agli uomini d’affari.

Rossella Tercatin
twitter @rtercatinmoked

(14 febbraio 2014)