Qui Vercelli – Porte aperte in sinagoga
La Comunità ebraica di Vercelli ha offerto ospitalità e visite gratuite al FAI, domenica 24 marzo, nell’ambito delle Giornate di Primavera presso le sinagoghe di Vercelli e Biella. La grande affluenza di pubblico, in particolare a Biella con oltre 700 visite guidate e a Vercelli con circa 400 visite e supporto ai ciceroni del Fai ricompensa il notevole sforzo della Comunità, gratificata dall’entusiasmo del pubblico che è stato ancora invitato a farci visita per dare ulteriori approfondimenti sulla cultura, storia e tradizione ebraica.
La Giornata di Biella ha visto centinaia di persone che pazientemente aspettavano il proprio turno sul vicolo che conduce alla sinagoga nascosta, come citava il servizio della rubrica Sorgente di Vita trasmesso da Rai2, in occasione della presentazione del suo recente restauro. Il suo aspetto costituisce un esempio significativo e affascinante del sovrapporsi e mescolarsi di forme, arredi, linguaggi decorativi portati dal modificarsi dei climi culturali. Gli ebrei biellesi, osservanti della Torah, della sua tradizione e della sua interpretazione, come tutti gli ebrei della diaspora, iniziarono ad allestire la loro Casa di preghiera – centro esclusivo di vita comunitaria e religiosa – a partire dalla fine del Cinquecento. La sinagoga del Piazzo, realizzata in condizioni di segregazione, non manifesta all’esterno caratteri particolari o riferimenti simbolici che ne rivelino la sua esistenza, come la maggior parte delle sinagoghe piemontesi anteriori all’emancipazione del 1848, ha mantenuto pressoché inalterata la sua peculiarità e costituisce tuttora un caso a sé, prezioso nella sua singolarità come prodotto originale di un incontro tra identità diverse.
L’accoglienza della nostra Comunità, che ha provveduto a dare adeguate spiegazioni sul luogo di culto, è stata oltremodo gradita dai visitatori che, divisi a gruppi nel suo piccolo spazio, semplice e raccolto, privo di decorazioni sfarzose, intriso della severa dignità di una piccola, ma solida comunità, ha donato un ulteriore contributo all’inesauribile domanda di un pubblico attento e desideroso di conoscenza. Contemporaneamente, sono state aperte le porte al pubblico del grandioso Bet haKnesset post emancipazione, edificato nel 1878 a Vercelli, che ha accolto durante tutto l’arco della stessa giornata un flusso ordinato e costante di visitatori del Fai vercellese che hanno avuto anche la possibilità di visitare l’ex Asilo Levi inserito nell’antico ghetto. L’intensa giornata di Biella e Vercelli ha ancora contribuito a consolidare e incrementare l’affluenza di un pubblico molto interessato e desideroso di avere spiegazioni e chiarimenti sulla cultura, storia e tradizione ebraica, ottenendone il rispetto e la memoria al fine di combatterne sempre il pregiudizio.
Rossella Bottini Treves,
presidente Comunità ebraica di Vercelli e consigliere UCEI
(27 marzo 2014)