Francia, Le Pen sorride ma incassa i primi fallimenti

rassegnaIn vista della partita europea di maggio, l’attenzione del Vecchio Continente era tutta sul secondo turno delle amministrative di Francia. Se la bocciatura del presidente François Hollande è indiscutibile, con la destra gollista dell’Ump ora primo partito d’Oltralpe, i populisti del Front National confermano il proprio successo nonostante qualche bocciatura. Come sottolinea il Corriere della Sera, il partito di Marine Le Pen non ha centrato l’obiettivo nelle città più importanti e “ha fallito con tre dei suoi uomini di punta: Louis Aliot, il compagno di Marine Le Pen, ha perso a Perpignan; Florian Phi-lippot, il mediatico numero 2 del partito, è stato battuto a Forbach; Gilbert Collard, deputato, non è riuscito a imporsi a Saint Gilles. Queste sconfitte molto visibili ridimensionano l’affermazione del Front National”. Su Repubblica, il politologo francese Dominique Reynié definisce quello del Front National come un populismo in stile Oriana Fallaci. Secondo Reynié, Marine Le Pen riprende la celebre giornalista italiana che attaccava “ l’Islam in nome delle libertà.Questa è la chiave di tutti i populismi di destra in Europa”. Intanto il padre di Le Pen, Jean Marie (fondatore del Front National), che nel suo passato annovera un buon bagaglio di affermazioni antisemite e xenofobe – amico peraltro del comico francese Dieudonné M’bala M’bala, noto per le posizioni negazioniste – compare in un’intervista sul Giornale.

Altre elezioni importanti per l’assetto internazionale, le amministrative turche, a cui ha guardato con attenzione anche il governo di Israele. Dalle urne arriva quella che per Repubblica è una vittoria a sorpresa dell’attuale presidente Recep Tayyip Erdogan. Il suo partito, Akp, si conferma primo in Turchia, paese in profondo fermento per le politiche autoritarie e censorie dello stesso Erdogan. Un voto però macchiato dalla morte dalla morte di otto persone (una ventina i feriti) in uno scontro tra clan nel sud del paese. Sempre su Repubblica, un reportage del giornalista Marco Ansaldo dipinge un quadro della situazione attuale della Turchia.

Sport e razzismo. Si accendono i riflettori sugli episodi che coinvolgono quegli sport che non compaiono sulle prime pagine dei giornali nazionali. E si scopre che non solo il calcio, spesso al centro delle critiche per il comportamento razzista di alcuni gruppi di tifosi, è malato. Sul quotidiano diretto da Ezio Mauro, la denuncia di episodi razzisti su campi di diversi sport nazionali, nel silenzio o indifferenza di chi dovrebbe agire per arginare questi pericolosi fenomeni.

“Al castello svevo di Bari procede la mostra «Ketav, Sefer, Miktav. La cultura ebraica scritta tra Basilicata e Puglia», mostra interregionale dedicata a Cesare Colafemmina” (La Gazzetta di Bari).

Due moschee per Milano. Al comune guidato dal sindaco Giuliano Pisapia sono stati infatti presentati due progetti – il primo dal Caim ( l’associazione delle comunità islamiche di Milano), il secondo dai consolati di Giordania e Marocco – per la realizzazione, entro Expo 2015, di due moschee. “Una all’ex Palasharp e la seconda in viale Certosa”, riporta ilCorriere.

“Ogni episodio è ricostruito nei particolari, senza celare la rabbia e l’indignazione: le esecuzioni a Forte Bravetta e la deportazione della comunità ebraica, i crimini della banda Koch e le azioni dei partigiani, l’eccidio delle Fosse Ardeatine”. Repubblica ricorda il libro del giornalista Armando Troisio Roma sotto il terrore nazista, pubblicato tre mesi dopo la fine dell’occupazione nazista di Roma.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(31 marzo 2014)