Negoziato appeso a un filo

rassegnaL’accusa è di terrorismo per i 24 secessionisti veneti arrestati nelle scorse ore nel Nord Italia. Secondo i pm i secessionisti avrebbero perseguito la saldatura di più movimenti separatisti per portare l’attacco all’unità dello Stato o comunque a rendere più difficile la sua reazione contro la proclamata indipendenza del lombardo-veneto. Per raggiungere l’obiettivo e procurarsi le armi leggere avrebbero inoltre intessuto “una serie di rapporti con la criminalità albanese”. Tra gli arrestati uno dei leader veneti del Movimento dei Forconi, Lucio Chiavegato (Mara Radella sul Corriere della Sera). “Terrorista è Bin Laden, minga mi”, prova a difendersi Giancarlo Orini, 74 anni, ritenuto il fondatore del movimento indipendentista Alleanza. “II nostro piano – sostiene in un’intervista alla Stampa – era quello di dare un segnale. Fare un’azione eclatante. Niente altro. Un’azione eclatante nella speranza che il popolo insorgesse, per liberarsi da questo regime. Non eravamo in grado di fare nulla di più, siamo quattro gatti…”

“Pronti a seguire Marine Le Pen”, dice Giorgia Meloni in un’intervista a Libero. La leader e cofondatrice di Fratelli d’Italia dice di condividere in particolare “la valutazione sui contorni dell’Ue e il fatto che la crisi economica sia colpa della disastrosa gestione dell’euro e della giacobina politica di austerità”. Interessante inoltre, nel programma del leader dell’estrema destra francese, sarebbe “il ragionamento sul bipolarismo, che non è tanto tra destra e sinistra quanto tra sovranità dei popoli e interessi della grande finanza”. Su questo punto l’idea è quella di costruire qualche iniziativa comune.

Approvato dalla Camera dei deputati con 332 voti favorevoli, 104 contrari e 22 astenuti, il cosiddetto ‘svuota carceri’. Addio tra gli altri al reato di clandestinità introdotto dal centrodestra nel 2009. “Abbiamo fatto un importante passo avanti nella direzione di un Paese più giusto e moderno”, dice il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Forte l’opposizione della Lega Nord. Il leader del Carroccio Matteo Salvini commenta: “Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità. Liberano migliaia di delinquenti con lo svuota carceri e arrestano chi vuole l’indipendenza. Siamo alla follia” (Virginia Piccolillo sul Corriere della sera).

Negoziati tra israeliani e palestinesi ormai appesi a un filo. Frenata anche dalla Casa Bianca: “John Kerry ha fatto il possibile come mediatore, ora tocca alle parti muoversi”, il messaggio arrivato da Washington. Sulla Stampa Maurizio Molinari analizza gli ultimi sviluppi e in particolare la mossa del leader dell’Anp Abu Mazen di rivolgersi una nuova volta alle Nazioni Unite. Una mossa che, in ambienti diplomatici, viene interpretata come il tentativo di preparare il terreno a una battaglia legale internazionale e allo stesso tempo di indebolire il ruolo degli Stati Uniti riportando l’Onu “al centro della trattativa”. Sul Fatto Quotidiano un’analisi dell’intricato puzzle diplomatico che vede come protagonisti Jonathan Pollard e alcuni detenuti palestinesi di spicco come Marwan Barghouti, il terrorista in corsa per la successione alla leadership di Abu Mazen idolatrato da molti con l’immeritato appellativo, per chi ha barbaramente ucciso come lui, di “nuovo Nelson Mandela”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(3 aprile 2014)