Rispetto per lo Stato
Nel Pirkei Avot – il trattato mishnaico letto tradizionalmente nei sabati dopo Pesach fino a Shavuot – si trovano alcuni insegnamenti che mettono in guardia l’uomo dalle autorità e dallo Stato, come per esempio la massima “Ama il lavoro, detesta l’atteggiamento di superiorità ed evita relazioni con le autorità” (Avot, 1:10) oppure “State attenti all’autorità governativa, perché non si accosta alla persona se non quando ne ha bisogno per sé. Sembrano amici quando fa loro comodo, ma poi non assistono l’uomo nella sua distretta” (Avot 2:3). E’ poi però anche scritto “Prega per la pace dello stato, perché se non vi fosse il timore di esso gli uomini si inghiottirebbero vivi a vicenda” (Avot 3:2). Lo Stato così come penso ogni istituzione sociale dell’Olam Ha’zeh, appare dunque sì biasimevole e criticabile, ma al tempo stesso necessaria (sempre che non presenti tendenze dittatoriali). La sua continua destabilizzazione con intenti demolitori non può portare altro che al caos e al Bellum omnium contra omnes. Ed al giorno d’oggi certi attacchi sommari contro stampa, organi costituzionali, associazioni nazionali, non fanno che ledere la già precaria stabilità dello Stato di diritto, certo tutt’altro che perfetto, ma fino ad oggi l’unica forma di “autorità” pensabile e possibile. E forse, spero, perfettibile.
Francesco Moises Bassano, studente
(25 aprile 2014)