25 aprile – Calabria, un cedro per la Brigata ebraica
Un cedro per rendere omaggio alla Brigata Ebraica. Un 25 aprile dal sapore speciale è stato celebrato nell’ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, dove in tanti si sono ritrovati nel nome del ricordo delle migliaia di soldati che arrivarono da quello che di lì a qualche anno sarebbe diventato Israele, per aiutare a liberare l’Italia.
Tra i partecipanti all’iniziativa portata avanti da Roque Pugliese, referente per la Calabria per la Comunità ebraica di Napoli e del Meridione, i sindaci di Tarsia e di Cosenza Francesco Antonio Scaglione e Mario Occhiuto, Alessandra Carelli, Conservatrice dei beni culturali che sotto la guida di Paolo Coen docente dell’Università della Calabria e responsabile della Rete per la Memoria ha curato la mostra all’interno di Ferramonti, Pina e Walter Brenner, testimoni di seconda generazione del campo di concentramento, figli di Gustav Brenner; Angelo Armaroli della Segreteria SPI CGIL di Bologna; Franco Panebianco della Fondazione Museo di Ferramonti; Vladimiro Sacco, segretario generale SPI CGIL della Calabria; Stefano Vecchione vicepresidente dell’Istituto per gli studi storici; Massimo Veltri docente dell’Università della Calabria e giornalista.
Piantando il cedro, grande la commozione nel rievocare non solo la storia recente del luogo, ma anche la rinascita ebraica che sta interessando la Calabria come altre regioni del Meridione.
(28 aprile 2014)