Juncker: “Berlusconi si scusi con i sopravvissuti della Shoah”

rassegna“Frasi talmente assurde che il governo ha deciso di non commentarle”. È quanto afferma la portavoce di Angela Merkel in risposta alle ultime provocazioni di Silvio Berlusconi sulla Shoah e sulla consapevolezza dello sterminio da parte della Germania. “Berlusconi nauseante, si scusi con i sopravvissuti della Shoah e con i cittadini tedeschi”, commenta invece il candidato del Ppe in Europa Jean-Claude Juncker. Il leader di Forza Italia ha replicato rivendicando il ruolo di “amico storico del popolo ebraico, e dello Stato di Israele, che è e resta unico presidio di libertà e di democrazia in tutto il Medio Oriente”. Il tema è oggi affrontato nelle prime pagine di tutti i quotidiani. Tra gli altri ne scrivono Paolo Lepri (Corriere della sera) e Andrea Tarquini (Repubblica). Intervistato dall’Unità, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici parla di “errore gravissimo” e si dice fiducioso sul fatto che l’ex presidente del Consiglio “chiarisca a cosa esattamente volesse arrivare con quel ragionamento”. A proposito di banalizzazione dello sterminio Pacifici cita tra gli altri il comportamento di Beppe Grillo, “che ha utilizzato simbologie della Shoah o alti pensieri di Primo Levi per attaccare l’attuale presidente del Consiglio trovando una risposta puntuale e molto forte dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna”.

“Gad Lerner è ossessionato da Riccardo Pacifici e crede di essere il depositario della Verità sull’ebraismo italiano. Non sta bene. Vi prego aiutiamolo”. Così il portavoce della Comunità ebraica romana sul proprio profilo Facebook a proposito di un articolo apparso sul blog del giornalista in cui Lerner scrive che Pacifici utilizza “un tono più adatto a un bullo di periferia che a un rappresentante istituzionale”. La notizia appare in breve sulle pagine del Giornale.

“Basta seminare odio e violenza. Dobbiamo essere uniti contro tutti gli imbecilli”. È l’appello lanciato dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia dopo le ripetute manifestazioni di intolleranza degli ultimi giorni, compresa quella contro gli esponenti della Brigata ebraica e della Comunità ebraica milanese al corteo del 25 aprile. In Consiglio comunale Pisapia ha spiegato di essersi scusato, a nome di tutta la città, per le offese alla memoria dei combattenti della Brigata (Corriere Milano).

Fa discutere la rete l’insultante espressione “peste rossa” utilizzata negli scorsi giorni da Beppe Grillo per attaccare la sinistra italiana. Come sottolineato da molti utenti, parlavano infatti di “peste rossa” le SS naziste in un loro celebre canto che recita: “Abbiamo già combattuto molte battaglie. A sud, nord, est e ovest: E ora siamo pronti per l’ultima lotta contro la peste rossa. Le SS non riposano, distruggono!” (Paolo Lepri sul Corriere).

Sempre sul web diventa ‘virale’ la campagna di solidarietà a Dani Alves, giocatore del Barcellona offeso nell’ultimo incontro di campionato con il lancio di una banana dagli spalti. A colpire l’opinione pubblica è stata la reazione del calciatore, che ha immediatamente mangiato il frutto. Un gesto replicato – e postato sui social network – da politici, opinion leader, colleghi di Dani Alves (sulla Gazzetta dello sport due pagine di approfondimento).

“Se non ci sarà un accordo di pace, Israele rischia di diventare uno Stato con un sistema di apartheid come il Sudafrica”. Lo avrebbe affermato il segretario di Stato statunitense John Kerry in una dichiarazione espressa, secondo quanto riporta Daily Beast, in un incontro privato con esperti americani, europei, russi e giapponesi della Commissione Trilaterale. Per il presidente dell’Anti Defamation League Abe Foxman si tratta di un intervento “poco diplomatico, ingiusto e controproducente” (Guido Olimpio sul Corriere).

Sulla Stampa Maurizio Molinari analizza intanto le ultime mosse del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen. “Nell’ufficio al terzo piano della Muqata – scrive Molinari – Abu Mazen è teso in volto, parla con tono deciso. Vuole trasmettere, ai propri consiglieri come agli ospiti stranieri, la determinazione a portare a termine l’accordo di unità nazionale con Hamas”.

Ricco di spunti il convegno organizzato ieri dalla Comunità di Sant’Egidio sul contributo di Roncalli e Wojtyla nel dialogo tra ebrei e cristiani. Su Avvenire una cronaca di Gianni Cardinale, mentre l’Osservatore Romano pubblica uno stralcio dell’intervenuto tenuto da Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, focalizzato sull’importanza del pontificato di Paolo VI.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(29 aprile 2014)