Informazione – Il vostro grande momento
Nella manciata di righe del suo brevissimo editoriale apparso sull’ultimo numero del notiziario Pagine Ebraiche International è riuscito a far entrare quattro citazioni, quattro riferimenti-enigma rivolti ai giovani ebrei italiani. Il direttore della redazione, Guido Vitale, è ben noto fra i colleghi per disseminare i suoi interventi di segnali che richiedono gusto della scoperta e sforzo di interpretazione, ma questa volta sembra aver superato se stesso. Il suo messaggio ai giovani è chiaro: Prendete in mano il futuro. Ma dove affondano le radici del suo appello? Un’assunzione di responsabilità di fronte a chi nella vita ha “dato senza aspettarsi nulla indietro”, nella definizione di rav Elyahu Eliezer Dessler e del suo celebre Michtav me-Eliyahu in cui descrive la “filosofia ebraica dell’amore”. Non è la restituzione di un debito, ma l’unica risposta possibile all’amore incondizionato di un genitore da parte di un figlio. Nell’invito pubblicato su Pagine Ebraiche International, l’esortazione alla generazione dei figli a raccogliere il testimone e ricambiare i sacrifici e gli investimenti delle loro famiglie, mettendosi in gioco. Come? Utilizzando le lingue che hanno imparato viaggiando all’estero, in Israele, negli Stati Uniti, in Francia e in molte altre realtà, per raccontare l’ebraismo italiano al mondo.
“Il sogno di comunicare la nostra identità a tutti è a portata di mano”, sottolinea l’editoriale grazie a quell’”alleato straordinario” che sono “le nuove generazioni”. Perché Pagine Ebraiche International vuole essere lo strumento per rispondere a un interesse che varca i confini nazionali e soddisfare il desiderio dei lettori di conoscere la più antica realtà della diaspora ebraica. E una chance quella che si presenta ai giovani ma anche un attestato di fiducia verso il futuro. Da qui la citazione dell’editoriale di uno dei discorsi più celebri della storia moderna: “potrebbe essere il vostro grande momento” conclude infatti l’editoriale (in inglese “It could be your finest hour”), richiamando esplicitamente le parole di Winston Churchill e del suo Their finest hour, il discorso che il 18 giugno del 1940 emozionò la Gran Bretagna. Parole che infusero oltremanica la fiducia nel futuro nonostante il momento storico terribile, con i nazisti a minacciare l’Europa. “Se noi falliremo – dichiarò Churchill – allora l’intero mondo, incluso tutto quello che conosciamo e a cui vogliamo bene affonderà nell’abisso di un nuovo Medio Evo”. E nel richiamare i suoi cittadini a resistere, a scrivere la storia della Gran Bretagna, Churchill esortò il suo popolo a far sì che, a distanza di migliaia di anni, si parlasse ancora di quelle eroiche gesta. Che quel momento, quella decisione che portò alla dolorosa redenzione dell’Europa dal fascismo e dal nazismo, fosse ricordato come “il loro grande momento”. Ogni generazione ha la possibilità di scrivere pagine di storia o momenti importanti. E per l’ebraismo italiano potersi raccontare al mondo è una di queste. “Per questo chiamo a raccolta i nostri ragazzi – afferma l’editoriale di Pagine Ebraiche International – è venuto il momento di parlare. Di usare i linguaggi che avete imparato. E di restituire, per rendere onore alla nostra identità di ebrei italiani, un poco del bene che avete ricevuto”.
Non c’è bisogno di avere un giornale che racconti il domani per cominciare a scriverlo. Non è necessaria la magia per farlo, quella scappatoia, per così dire, su cui può contare invece il giornlista protagonista del fim Accadde domani di René Clair- altro richiamo presente nell’editoriale – che può leggere il futuro grazie a un giornale speciale: un quotidiano che non racconta l’oggi, ma riesce a prevedere quello che accadrà domani. Giornale alla mano, il protagonista riesce a fare la sua fortuna di giornalista, anticipando inevitabilmente tutti i colleghi e gli eventi di una vicenda che resta mitica nelle vicende del giornalismo romanzato.
Ma l’editoriale di Pagine Ebraiche International fa anche riferimento a un altro storico editoriale che portava questo stesso titolo, Accadde domani, quello che Robert Escarpit pubblicò sulla mitica prima pagina del prestigioso quotidiano parigino Le Monde del 12 maggio 1981 dove si annunciava la vittoria della coalizione progressista unita di Francois Mitterrand e la svolta che avrebbe segnato la storia recente della Francia e dell’Europa. Sotto il titolo “C’est arrivé demain” Escarpit citava a sua volta e contemporaneamente il titolo del film di René Clair e un altro storico avvenimento, ancora un rimando e ancora una coincidenza in un gioco infinito di specchi e di riferimenti: nella stessa data del maggio del 1936 i giornali annunciavano il trionfo del Front Populaire di Leon Blum.
In questo senso anche Pagine Ebraiche International tenta di anticipare i tempi del giornalismo italiano, abbattendo le barriere linguistiche per dare voce nel mondo all’ebraismo sperimentando altre lingue, ostacolo che in questo paese in pochi hanno provato a saltare. Per farlo però la redazione ha bisogno della collaborazione di chi, quelle lingue le ha imparate, vivendo, studiando e lavorando oltreconfine. Giovani ebrei italiani, che orgogliosamente hanno portato la propria tradizione e cultura all’estero, e ora possono renderlo ancora più vicino. “Potrebbe essere – ricorda l’editoriale – il vostro grande momento”.
Daniel Reichel
(1 maggio 2014)