Moked 5774 – Tutti i colori dello stare insieme

Moked 5774 laboratorioIsraele, i giovani e noi. Il panorama ebraico italiano che vede le nuove generazioni sempre più proiettate verso l’estero, e soprattutto verso lo Stato ebraico, i programmi a loro disposizione, le sfide che possono presentarsi al centro dell’incontro animato dal Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e assessore UCEI alle Scuole Raffaele Turiel, e del presidente dell’Irgun Olei Italia Vito Anav durante il Moked di Milano Marittima.
Confrontarsi sui grandi temi, ma anche esplorare il piacere multicolore dello stare insieme. Così il grande ritrovo dell’ebraismo italiano non ha offerto solo occasioni di dibattito e confronto sul tema dell’anno, la leadership politica e spirituale nelle Comunità, ma anche laboratori, conferenze, workshop dedicati agli approfondimenti più vari. “Giovani verso Israele: tra università, yeshivà e altro”, cui ha partecipato anche il Consigliere UCEI Claudia De Benedetti, da anni impegnata su queste tematiche, è stata l’occasione anche per raccontare alcune iniziative che hanno visto l’Unione coinvolta in prima persona, come la possibilità di sostenere il test d’ingresso alle università israeliane per la prima volta in italiano.
E poi, nel corso del fine settimana, ecco che l’istruttrice Gabrielle Fellus ha guidato i partecipanti in vivaci lezioni di Krav Magah (tecnica di autodifesa elaborata in Israele che riscuote sempre maggiore successo e interesse nel mondo), Edna e Yehuda Calò Livne, animatori dell’Associazione interculturale Beresheet Lascialom hanno dato vita a laboratori danzanti nel segno del dialogo, Benedetta Guetta che gestisce il blog di cucina Labna.it ha svelato i segreti della preparazione di challot e couscous nei laboratori di cucina.
Teatro, comicità e improvvisazione al centro della performance serale di Adrian Schvarzstein, mentre il sofer Amedeo Spagnoletto ha dato l’opportunità di imparare alcuni fondamenti della scrittura del Sefer Torah. Approfondita anche la storia della “Haggadah di Sarajevo”, in un workshop a cura di Alberto Rizzerio del Centro Primo Levi di Genova e si è parlato anche di “Finanziamento e tecniche di progettazione” con Renzo Funaro e Irene Lavarini rispettivamente della Fondazione Beni culturali ebraici e della società di consulenza EU CORE. Risorse al centro anche della sessione dedicata al fundraising tenuta da Melina Rosenberg dell’American Jewish Distrubution Committee. Intenso anche il programma per i bambini, che hanno avuto anche l’occasione di studiare i Pirkei Avot e di raccontare quanto appreso ai loro genitori e al pubblico del Moked con la guida di rav Alberto Sermoneta.
“Donne alle prese con la Rabbanut dal Talmud a oggi” il titolo della conferenza introdotta da David Piazza, editore, che ha visto l’intervento delle rabbanit Clelia Sermoneta e Shani Hazan, e di Alisa Luzzatto, insegnante.
Il momento su tutti a rappresentare il piacere dello stare insieme è stata la celebrazione dello Shabbat in una gioiosa atmosfera di condivisione. Con una occasione speciale durante la sera del venerdì: l’esperienza del Tisch (in yiddish “tavolo”), per cantare, raccontare storie, scoprire le origini delle diverse edot (“etnie”) e delle diverse tradizioni, animato dal rabbino del movimento chassidico Chabad Lubavitch Ygal Hazan.

(4 maggio 2014)