Yom HaAtzmaut, festa in tutta Italia
Festa grande in tutte le Comunità ebraiche italiane per Yom HaAtzmaut, la ricorrenza in cui si celebra la fondazione del moderno Stato di Israele nel 1948.
Prima nelle sinagoghe, con preghiere e tefillot che hanno accompagnato i presenti congiungendo le celebrazioni con le iniziative organizzate per Yom HaZikaron, il giorno del ricordo delle vittime delle guerre e del terrorismo. Quindi negli spazi comunitari dove ci si è ritrovati per festeggiare tra musica, cibo e occasioni di confronto.
A Roma spazio al talento dei più giovani grazie al Jewish Music Festival ideato dal Dipartimento Educativo Giovani della Comunità ebraica (la vittoria è andata a Jasmin Mieli). In sinagoga l’intervento del rabbino capo Riccardo Di Segni, che ha ricordato il significativo contributo dato dall’ebraismo romano alle nuove aliyot che rafforzano il carattere multiculturale di uno Stato dinamico e aperto al confronto tra le sue diverse anime. Il rav ha quindi sottolineato l’importanza di avere in funzione oltre 10mila sinagoghe invitando tutti i presenti a “godere di un momento molto importante per il popolo ebraico”. Tra i protagonisti della cerimonia il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, il vicepresidente Giacomo Moscati, l’assessore alle politiche giovanili Giordana Moscati e l’ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon.
Festa in musica anche a Milano con una serata di raccolta fondi in favore dei movimenti giovanili Bene Akiva e Hashomer Hatzair organizzata dall’Assessorato ai giovani della Comunità ebraica di Milano e dal Keren Hayesod. Sul palco decine di giovani cantanti, musicisti, artisti con le canzoni più amate. Presenti, tra gli altri, il leader comunitario Walker Meghnagi, il vicepresidente UCEI Roberto Jarach e il presidente del Keren Hayesod Samy Blanga.
Da Firenze a Napoli, da Genova a Trieste, gli eventi sul territorio hanno richiamato un numero significativo di iscritti. La redazione, organizzatrice in questi giorni del seminario Jnet e ospite un nuovo anno al Salone Internazionale del Libro, ha celebrato assieme alla Comunità ebraica di Torino. In sinagoga la cerimonia è stata officiata dal rabbino Alberto Moshe Somekh alla presenza della leadership comunitaria (il presidente Beppe Segre, i vicepresidenti David Sorani ed Emanuel Segre Amar, alcuni esponenti del Consiglio), del vicepresidente UCEI Giulio Disegni e del consigliere UCEI Claudia De Benedetti.
(6 maggio 2014)