Qui Venezia – In ricordo di Fiammetta
Cadono oggi i 30 giorni dalla scomparsa di Fiammetta Jona Falco. Nata a Genova, Fiammetta proveniva da una famiglia di commercianti di tessuti di origini piemontesi. Costretta dalle leggi razziste ad interrompere subito gli studi, trovò rifugio clandestino nell’entroterra ligure, presso la famiglia Cassinelli-Garibaldi, che con enorme coraggio e sacrifici trasse in salvo ben nove persone (da qui il riconoscimento di Giusti da parte dello Yad Vashem). Ripresi gli studi, si laureò in Giurisprudenza: la frequentazione del corso di laurea le diede l’occasione di conoscere a fondo quel Renato Jona che, da semplice amico d’infanzia, divenne, dopo un lungo fidanzamento ed alcuni campeggi Fgei, suo marito e compagno di una vita intera. Insegnò a scuola solo per pochi anni, perché, con la nascita dei due figli, Alberto e Davide, decise di dedicarsi interamente a loro. Dopo aver vissuto in diverse città italiane scelse infine Venezia quale luogo per far crescere stabilmente i propri figli. Fiammetta dedicò molto tempo ed energia all’attività di volontariato presso diverse associazioni, locali e nazionali, quali ADEI, Comunità Ebraiche, Unione delle Comunità Ebraiche, Consulta delle Donne, Alyn, manifestando sempre un’attenzione particolare al ruolo delle donna, alla tutela dei più deboli, ed aprendo sempre la propria porta di casa, senza condizioni, benedicendo ogni nuovo arrivo.
Insegnante al Talmud Torà, Vice-Presidente, presidente e Co-Presidente della Sezione veneziana e membro del Consiglio Nazionale dell’ADEI (“spilla d’oro” nel marzo 1984), Consigliera ed Assessore della Comunità Ebraica di Venezia, Fiammetta era capace di proporre e gestire progetti culturali di alto profilo; contestualmente, nell’ambito del Museo Ebraico di Venezia, curò la collezione di tessuti rituali, accompagnava le scolaresche in visita, teneva lezioni nelle scuole del Veneto, con l’obiettivo di spiegare l’identità, la storia, la cultura, il pensiero e le tradizioni ebraiche, grazie alle Sue innate doti di comunicazione e relazione umana.
La Sua determinazione le ha permesso di combattere per quasi 15 anni le patologie che l’hanno colpita, senza scalfire la sua gioia di vivere ed il suo ottimismo, consentendo alla sua famiglia e ai suoi amici di godere della sua presenza per tanti preziosi anni e a lei di veder nascere e crescere ancora i suoi quattro nipoti, in compagnia dell’amato e inseparabile marito.
Nel corso dell’ultimo Seder di Pesach, trascorso nella Sua casa veneziana, ha voluto pubblicamente ringraziare Kadosh B.U. per averle concesso una tale famiglia, ha rivolto un pensiero particolare alla nuova generazione ed ha ribadito quanto già confidato alle amiche più care, cioè la fortuna di avere due nuore di cui andare così orgogliosa.
Che la sua figura costituisca esempio per i giovani ed il suo ricordo sia in benedizione.
Fiammetta, amica e testimone per la libertà
Fiammetta z.l. ha avuto la gioia di passare i sedarim di Pesach 5774 con tutta la famiglia riunita nella sua bellissima casa e poi dopo due giorni è scomparsa.
Ci vorrebbe un libro intero per raccontare la storia di questa grande donna che ha dato tanto a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerLa.
Avvocato, ha dedicato la sua vita ai suoi familiari, alla Adei-Wizo nella sede di Napoli per un periodo e in seguito nella sede di Venezia, sviluppando e organizzando iniziative a livello nazionale; alla Comunità ebraica di Venezia come consigliere per vari mandati.
Era sempre pronta ad ascoltare e ad aiutare il prossimo. La sua casa era aperta a tutti. Qualche anno fa, ero in visita a Venezia con un gruppo di amici della Comunità ebraica di Firenze, telefonai a Fiammetta per salutarla, lei non esitò un attimo ad invitarci tutti quanti a passare una serata con lei e suo marito nella loro splendida casa.
Se n’è andata in una notte diPesach, festa della Libertà, valore da Lei molto sentito: infatti molto spesso portava la sua testimonianza del periodo della persecuzione ’43-’45 agli adulti interessati e soprattutto agli studenti di ogni ordine e grado di scuola.
Nel Giorno della Memoria, nel 2011, ha partecipato all’organizzazione della mostra “1938-’45 La persecuzione degli ebrei in Italia – Documenti per una storia” alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e ha fatto l’accompagnatore alle visite guidate parlando anche della sua esperienza di quel tragico periodo.
Per il Giorno della Memoria 2013 Fiammetta ha incontrato classi di alunni a Pontelongo (PD) dove Lei, bambina di 6-7 anni insieme ai genitori e sorelle, ha trascorso il buio periodo della II guerra mondiale.
Che il suo ricordo sia di benedizione per il marito Renato, i figli Alberto e Davide e famiglia e per tutti coloro che l’hanno conosciuta amata e apprezzata.
Carla Neppi Sadun
(18 maggio 2014)