…superiorità
Non so se la disputa in corso, sugli ebrei che odierebbero se stessi, viva di vita propria o sia solo una puntata di un aspro confronto. In ogni caso risponde a una regola. Nelle dispute c’è sempre una lotta per il riconoscimento, talora di carattere materiale (la lotta per una diversa distribuzione della ricchezza, per esempio) più spesso di carattere simbolico (dove si rivendica più dignità, rispetto, stima, ammirazione). In questo secondo caso la disputa è più aspra nei conflitti interni, quelli che appaiono come “guerre civili” per la verità. Il desiderio che la muove, come ben aveva intuito il filosofo inglese Thomas Hobbes molto tempo fa, è una motivazione profonda che agisce in tutti noi: essere riconosciuti come superiori. Ma superiori non possono essere tutti e le dispute servono esattamente a sancire chi lo sia e soprattutto, chi sia inferiore.
David Bidussa, storico sociale delle idee
(18 maggio 2014)