Euroscettici in cerca di alleati

rassegnaOrmai ben chiari i risultati delle elezioni per rinnovare il Parlamento europeo, gli euroscettici del continente si ritrovano a Bruxelles per cercare o consolidare alleanze e formare i gruppi parlamentari (per questo passaggio, indispensabile per partecipare ai lavori delle Commissioni, ci vogliono almeno 25 deputati provenienti da sette paesi). Così, spiega il Corriere della Sera) il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha incontrato il numero uno del partito dell’ultradestra nazionalista britannica dell’Ukip Nigel Farage, mentre il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha rilanciato il suo asse con la leader della ultra destra nazionalista francese del Front National Marine Le Pen (Farage tra l’altro ha escluso l’alleanza con l’Fn giudicandolo antisemita). E di antisemitismo si è parlato nella conferenza stampa di Salvini con Le Pen, con il segretario leghista che commenta le affermazioni del presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici (“Un grande passo indietro che non fa onore a molti leghisti, a cominciare dal presidente della Regione Lombardia Maroni, che sappiamo non essere xenofobi”) :“Sono seduto qui tranquillo. Penso che la lotta contro l’estremismo islamico sia anche nel loro interesse. Quel signore più che fare il suo mestiere fa politica” (Corriere).

Sulla Stampa un approfondimento sull’Otto per Mille (tra i destinatari l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane): riportata la notizia di un aumento dei fondi erogati alla Chiesa cattolica quest’anno, anche se non sono ancora disponibili i dati completi delle dichiarazioni dei redditi 2011 (i dati vengono sempre diffusi a tre anni di distanza).

Repubblica sceglie di pubblicare in prima pagina un intervento del filosofo Guido Ceronetti dal titolo “Non cercate la storia leggendo la Bibbia”. “Gli archeologi smontano la verità intoccabile dell’Antico Testamento” e “A rigore neppure il nome Israele è legittimo Presuppone che sia vero o creduto vero lo scontro fisico narrato nella Genesi” i passaggi messi in evidenza nel testo, che suscita decisamente perplessità, non solo per la curiosa idea che un nome debba “essere legittimo” (o forse tramite un’affermazione del genere, si cerca di mettere in dubbio la legittimità di qualcos’altro?), ma anche per altre considerazioni, come quella che chiude l’articolo: “L’identità ebraica è un valore costruito da qualche millennio; l’identità israeliana, nata ebraica tra Vienna e Londra un po’ più di cento anni fa, salutata messianica nel giugno 1967, dalla guerra permanente è tenuta in vita: nella pace che tutti si augurano si perderebbe”. Considerazione grave.

Cori ebraici, un festival europeo a Roma da oggi a domenica. E russi e ucraini canteranno insieme: “Quando la situazione in Crimea è degenerata i 15 coristi del Varnitshkes, senza visto e con poche finanze, si sono trovati costretti a rinunciare al festival. Ma grazie alla mobilitazione dell’Unione delle comunità ebraiche italiane e alla spinta arrivata anche dal popolo dei social network, siamo riusciti a garantire la loro partecipazione. Pur di esserci hanno attraversato l’Europa a bordo di un pulmino” ha raccontato al Corriere Richard Di Castro, organizzatore della rassegna e presidente del Coro Ha-Kol.

Apologia di fascismo, elogio aperto del nazismo, parole deliranti sull’agguato antisemita di Bruxelles e sulle fantomatiche trame della finanza ebraica. È il vomitevole contenuto di un’intervista a un militante dell’estrema destra italiana andata in onda nella puntata conclusiva de Le Iene su Italia 1. Un’operazione molto pericolosa perché se da una parte l’intervistatore ha apertamente dissentito dai deliri del militante, dall’altra si è permesso a un criminale di vomitare odio e ingiurie senza censura nel corso di un programma che ha tra i suoi target un pubblico di giovani e giovanissimi che può, in alcuni casi, non avere gli strumenti culturali necessari per rapportarsi a tematiche così delicate. L’Ufficio Stampa dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane è entrato in contatto con i colleghi di Mediaset per segnalare la gravità dell’accaduto.
Prosegue a Roma il processo contro gli esponenti del gruppo neofascista Militia: in aula come testimone destinatario di ingiurie l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini, mentre non si presenta, senza avvisare, l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno (Repubblica Roma, dove si riporta pure la motivazione della sentenza di appello che aveva confermato la condanna contro i leader del sito neonazista Stormfront). A Milano richiesta di rinvio a giudizio per il leader di Fiamma tricolore Gabriele Leccisi per aver fatto il saluto fascista seduto tra il pubblico durante una seduta del Consiglio comunale (Giorno).

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris in visita istituzionale in Israele assicura “di non essere mai stato anti-israeliano” chiarendo alcune affermazioni fatte in passato e annuncia che, dopo la cittadinanza onoraria al leader palestinese Abu Mazen, verrà presto assegnata la laurea honoris causa al presidente israeliano Shimon Peres (Mattino).

“Gli estremisti ebrei attaccano sia gli studenti che passano accanto ai loro campi coltivati che i militari israeliani” scrive il Corriere della Sera riportando la storia di alcune tensioni di un villaggio nei pressi di Hebron, dove studenti palestinesi e soldati israeliani assegnati alla loro protezione vengono presi di mira da estremisti provenienti da un vicino insediamento. Due giorni fa la loro denuncia a quattro ragazzine per aver colto le ciliegie da un podere: le ragazzine sono state trattenute per alcune ore in caserma dalla polizia, prima di essere rimandate a casa con l’intervento dell’organizzazione israeliana B’Tselem.

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked

(29 maggio 2014)