Qui Milano – La lezione del 1982

1982Come funziona la memoria degli eventi? La memoria individuale, ma soprattutto la memoria collettiva, l’approccio di una società rispetto al suo presente e al suo passato, la percezione di ciò che accade al proprio interno, i meccanismi di analisi e di rimozione. È partita da questo interrogativo la riflessione che ha portato al volume “Attentato alla sinagoga – Roma, 9 ottobre 1982: il conflitto israelo-palestinese e l’Italia” (Viella, 2013), come ha spiegato Guri Schwarz, autore della ricerca storica insieme ad Arturo Marzano. A raccontare il quadro intorno all’attentato terrorista che costò la vita al piccolo Stefano Gai Tachè, lo stesso Schwarz, insieme al presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, nel corso della serata conclusiva dell’associazione culturale milanese Kesher guidata dal direttore del dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane rav Roberto Della Rocca.

Un momento, quel 9 ottobre 1982, che ha segnato un punto di passaggio e cambiamento fondamentale nella storia dell’ebraismo italiano, come ha sottolineato lo stesso rav Della Rocca.

“Questo è un libro di storia, non riporta i nostri vissuti, è una ricerca su cosa accadde in quella giornata e in quel periodo” ha spiegato l’autore, che ha messo in luce come la società italiana abbia per anni e in qualche misura ancora oggi applicato un meccanismo di rimozione rispetto a quei fatti. “Il contesto da cui dobbiamo partire per capire il clima che si sviluppò allora è quello del conflitto fra Israele e Libano, a cui è dedicato il primo capitolo. Da mettere in evidenza è anche il quadro dei movimenti giovanili e studenteschi che sin dagli anni ‘60 e ‘70 covano una retorica incentrata sul concetto di ‘nazi-sionismo’ che esplode poi in quel 1982 su tutti i media nazionali: si verifica una sovrapposizione netta fra Israele ed ebrei italiani, e lo shock della popolazione europea rispetto alla prima guerra ‘televisiva’ o percepita come tale, al punto da considerare gli ebrei della Diaspora come corresponsabili. Dopo l’attentato alla sinagoga di Roma, va ricordata la dura presa di posizione del rabbino capo di Roma Elio Toaff, nell’ambito di una leadership ebraica in difficoltà di fronte all’accaduto, contro le istituzioni e la stampa nazionale per il clima venuto a crearsi, da cui ha inizio anche un processo di dibattito e interrogativo, in particolare nell’ambito del partito comunista”.

A rievocare quei drammatici momenti che lo hanno coinvolto in prima persona è stato poi il presidente della Comunità di Roma Riccardo Pacifici. “L’opera ha il grande merito di aver portato avanti un’analisi della vicenda e di come si arrivò fin lì, concentrandosi su ciò che accadde allora. E tuttavia è necessario anche capire quale fosse il ruolo degli ebrei in Italia e rapportarlo al presente, per cercare di capire come risolvere i problemi di oggi. La Comunità di Roma era spaccata, quasi disintegrata, gli ebrei non erano solo impreparati ma anche impauriti”. Il presidente ha ricordato il terrorismo diffuso in Europa e uno scenario politico generale ostile a Israele, con poche eccezioni di forze numericamente deboli. “Oggi la situazione è radicalmente mutata, la politica e la stampa sono cambiate, possiamo comunicare, facciamo sentire la nostra voce. E anche il mondo ebraico italiano non è diviso come può a prima vista sembrare. Oggi si litiga sul metodo, ma non sul merito” ha sottolineato (una considerazione che è stata occasione per uno scambio di vedute con il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach che ha esposto le sue osservazioni sul migliore profilo con cui porsi nel rapporto con le istituzioni e i media).

A conclusione della serata, rav Della Rocca ha salutato i partecipanti di Kesher dando loro appuntamento al prossimo anno, e ricordando la centralità dell’orgoglio per il popolo ebraico, di essere se stesso e di contare su se stesso “perché come ci percepiamo noi, ci percepiranno gli altri”.

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked

(11 giugno 2014)