#EyalGiladNaftali – Continua operazione Brother’s Keeper

“Continueremo a rivoltare ogni pietra per trovarli. Le ricerche ovviamente continuano e stiamo esaminando come proseguire in base alle condizioni che incontriamo sul campo”. A confermare gli sforzi delle forze armate israeliane per ritrovare Eyal, Gilad e Naftali, i tre ragazzi rapiti da terroristi di Hamas – il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato ieri che ci sono “evidenti prove” che l’azione sia da ricondurre al gruppo terroristico che controlla la Striscia di Gaza – è stato il generale dell’Israel Defence Forces Motti Almoz. Nel corso dell’operazione di ricerca, ribattezzata Brothers Keeper, concentrate nell’area di Hebron in Cisgiordania, l’esercito israeliano ha rivelato di aver scoperto decine di tunnel segreti nella zona della West Bank, probabilmente usati per il contrabbando di armi (trovate a decine, assieme a materiali esplosivi). Ancora, sono stati scoperti dall’unità ingegneri dell’Idf circa venti laboratori per la realizzazioni di dispositivi esplosivi.
E mentre continua l’impegno per ritrovare i tre giovani israeliani, il ministro della Difesa israeliano, Moshe Yahalon, punta il dito contro il regime di Assad per l’attacco missilistico che ieri ha colpito una macchina che si trovava sulle alture del Golan. Nell’esplosione è rimasto ucciso un bambino israeliano di 15 anni, Mohammed Karkara, e altre tre persone sono state ferite.