…Torah

Ci è stato spesso insegnato il principio di “Torah lishmà”, secondo il quale la Torah dev’essere studiata e insegnata per sé stessa, mai per secondi fini. Tanto che ci si pone l’interrogativo se sia lecito studiarla a fini biecamente culturali e letterari. Ci è anche stato detto tuttavia, da altri, che esiste un principio secondo il quale, anche se si studia Torah per altri fini, prima o poi si arriva ugualmente alla Torah in sé. Rimane il solito ultimo dubbio: ogniqualvolta ci vengono lanciati messaggi che traggono spunto dal testo della Torah e ne attualizzano il senso, che cosa dobbiamo pensare? È lecita l’interpretazione soggettiva, anche da fonte debitamente preparata e legittimata, al fine di indirizzare il presente? È lecita, cioè, in senso lato, l’attualizzazione politica della Torah? Dove sta il limite, e chi lo stabilisce?

Dario Calimani, anglista

(24 giugno 2014)