“Noi mamme da Israele all’Onu per Eyal, Gilad e Naftali”

rassegna“Oggi noi tre madri siamo qui, davanti alle Nazioni Unite e davanti al mondo intero, per chiedere a tutti di fare tutto ciò che potranno per riportare a casa i nostri figli. È sbagliato sequestrare i bambini – bambini e bambine innocenti – e usarli come strumenti di qualsiasi lotta. E crudele. Questo consesso ha il compito di tutelare i diritti umani. Vorrei chiedere dunque: ogni bambino non ha il diritto di tornare a casa propria sano e salvo da scuola? Noi vogliamo soltanto che i nostri figli tornino nelle nostre case, nelle loro camerette. Vogliamo riabbracciarli”. Così l’accorato appello di Rachel Fraenkel davanti al Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra per riportare a casa il figlio sedicenne Naftali, rapito il 12 giugno nell’area di Gush Etzion insieme a Gilad Shaar ed Eyal Yifrach (Repubblica sceglie di riportarne il testo integrale).

Repubblica, nel dorso romano, dedica un’intera pagina alle indagini che vedono coinvolti l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e il suo braccio destro Fabio Ulissi. “Chiuso il fascicolo sul finanziamento illecito, entra nel vivo l’inchiesta per corruzione. Dopo l’avviso di chiusura indagine per l’ex sindaco Gianni Alemanno, per il suo braccio destro Fabio Ulissi e per alcuni dirigenti Accenture, la procura continua a indagare con l’ipotesi di corruzione sullo stesso podologo e sui dipendenti della multinazionale” scrive il quotidiano.
“L’amicizia con Pacifici” si intitola uno dei paragrafi dell’approfondimento , che riporta: “Il rapporto di conoscenza fra il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici e Fabio Ulissi emerge da alcune intercettazioni. Messaggi e telefonate all’indomani delle perquisizioni dei finanzieri nella sede di Roma Investments Fundation e nell’autolavaggio di Fabio Ulissi, durante la quale viene rinvenuta documentazione ‘riferibile a progetti perla realizzazione di opere il cui committente risulta essere proprio la Comunità ebraica di Roma’. È il 19 aprile 2013. Repubblica ha pubblicato un articolo. Ulissi chiama Pacifici: ‘Buongiorno come stai?’ P: ‘Hai letto Repubblica? Ma che è sta roba?’ U: ‘E che ne so…’ P: ‘Si può sapere che sta succedendo?’ U: ‘Che ne so io… non lo so non ho idea… vengo da te più tardi…’ P: ‘ehh?’ U: ‘Vengo da te più tardi…’ P: ‘Ok ciao’.”
A fornire spiegazioni sull’accaduto, intervistato da Gabriele Isman, lo stesso presidente della Comunità Pacifici. “Ulissi? I rapporti oggi sono rarefatti, se non quasi inesistenti. Come ho detto in passato, ha avuto relazioni con me e con la Comunità per una sua disponibilità non remunerata ad aiutarci a realizzare un centro sportivo sulle rive del Tevere, a Ponte Marconi – sottolinea – È stato lui a cercare contatti con noi: era molto stimato per la sua attività professionale a Marconi, zona ad alta densità comunitaria. Venne a conoscenza che avevamo ottenuto un affidamento dall’Ardis per realizzare il centro sportivo comunitario”. Sul centro mai andato in porto, Pacifici spiega ancora: “Ci aveva mostrato il volto di una persona che poteva coordinare i difficili passaggi burocratici per il centro sportivo che dal 2002 purtroppo non si è mai realizzato. Se avesse avuto quel volto con cui si era presentato ci saremmo riusciti”. “Con lui, parlavate anche di politica?” domanda Isman. “Sì, aveva rapporti con l’amministrazione Alemanno come con le precedenti. Ma parlavamo soprattutto della Roma”. “Incontro tante persone nel mio ruolo, sia di successo sia chi poi ha traversie legali. Ulissi voleva fare del bene: mi segnalava persino casi sociali nella comunità chiedendomi di contattarli. Non ho nulla da nascondere. Prima si fa chiarezza completa, meglio è. Io sono a disposizione per qualsiasi chiarimento” conclude il presidente della Comunità della Capitale.

Sui giornali spazio agli esiti della formazione dei gruppi euroscettici al Parlamento europeo: luce verde per quello che vede come principali formazioni l’Ukip britannico di Nigel Farage e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: “Su proposta del M5S la sigla cambia da Efd a Efdd (Europe of Freedom and Direct Democracy, con il riferimento alla ‘democrazia diretta’ cara ai Cinque Stelle). Nigel Farage (Ukip) e David Borrelli (M5S) sono stati eletti co-presidenti. Ed è stato reso noto anche lo statuto. Dieci articoli, dieci punti per gettare le fondamenta dell’intesa politica. ‘L’EEfdd rigetta la xenofobia, l’antisemitismo e ogni forma di discriminazione’, chiarisce il testo” riporta il Corriere. Sul quotidiano di via Solferino anche la delusione di Matteo Salvini e Marine Le Pen per non essere riusciti a trovare sufficienti alleati per dare vita a un proprio gruppo euroscettico.

Firenze. La città premia con l’importante riconoscimento del Fiorino D’Oro il rabbino capo Joseph Levi insieme all’arcivescovo Giuseppe Betori e all’imam Izzedin Elzir (Nazione).

In Nigeria i terroristi di Boko Haram continuano a portare morte e devastazione, mentre arriva la notizia del rapimento di altre 60 ragazze e una trentina di bambini (Repubblica).


Rossella Tercatin
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(25 giugno 2014)