Qui Roma – Una coppa per l’amicizia

coppaGli sponsor scarseggiano e il reperimento delle risorse si fa sempre più arduo. Una situazione complessa da affrontare, soprattutto in questi anni difficili, che ha avuto come prima conseguenza un ridimensionamento della formula: tasse di iscrizione più alte, meno squadre al via. Ciò detto l’impegno di tutti è stato quello di salvaguardare quello che è ormai un patrimonio, anche di memorie, della Comunità romana: la Coppa dell’Amicizia Ebraica, la manifestazione che più di ogni altra mette a confronto le tante anime di una realtà estremamente variegata e diversificata come quella capitolina. Un’edizione speciale perché organizzata nel cinquantesimo anniversario dalla fondazione di un torneo che ha visto partecipare, tra gli altri, anche il rabbino emerito di Roma rav Elio Toaff (anche se non nelle vesti di giocatore). Quale sia il valore simbolico della coppa, quali e quanti gli aneddoti tramandati, è la memoria storica del torneo a sottolinearlo. Fabrizio Sonnino è infatti autore di una minuziosa cronaca di tutte le 51 edizioni svolte. Un lavoro certosino, ricco di pathos e momenti epici come le partite disputate all’ombra del Teatro Marcello tra le vestigia dell’antica Roma e, ancora, i primi sprazzi di classe di quel Giovanni Di Veroli che avrebbe calcato i campi della Serie A con la maglia della Lazio. Anche quest’anno, sul sito dell’Oser (la realtà comunitaria che organizza la coppa), non si è sottratto al proprio compito. Con il sogno, sempre in prospettiva, di poter trasferire questo monumentale resoconto in un libro di memorie da far circolare quantomeno in ambito comunitario. Una speranza che aveva già manifestato negli scorsi mesi, sempre su Italia Ebraica, e che non è venuto ancora meno. “Questa coppa costituisce un unicum, un patrimonio di tutta la Comunità che siamo chiamati a custodire con attenzione. Nonostante le difficoltà iniziali e alcuni inciampi nel percorso – spiega Sonnino – anche l’edizione 2014 ha dato le sue soddisfazioni con il rispetto di standard qualitativi adeguati sul fronte della logistica, degli arbitraggi, della cronaca fotografica. Positiva anche l’affluenza di pubblico durante tutta la regular season”. Adesso, per il verdetto conclusivo, la parola al fazzoletto verde di gioco. Eliminato in semifinale l’Irganim, vincitore lo scorso anno alla lotteria dei rigori dopo due anni di dominio Borgofafa, a contendersi l’alloro saranno New Team e Black and Yellow. L’appuntamento è per stasera, ore 21.30, al circolo sportivo Cotral.

(La foto è di Ariel Nacamulli)

Adam Smulevich, da Italia Ebraica luglio 2014

(26 giugno 2014)