La logica comunitaria

ilanaLa settimana scorsa si parlava di ebraismo e omosessualità dopo l’incontro tra rav Amedeo Spagnoletto e l’Ugei (Unione giovani ebrei d’Italia). Dicevo che non ci si deve esimere dal confronto diretto: quello con le fonti ma anche con i diretti interessati. Dicevo che questo era il primo passo. Oggi un altro step. Pubblico e privato non coincidono. L’ebraismo vanta d’averlo capito da tempo. Quindi, non dovrebbe interessare a nessuno “se” o “cosa” facciano un uomo e una donna, due donne o due uomini insieme, nella loro intimità (perché questo in fondo sembra essere il problema). Almeno non a noi comuni mortali. Ma quello che ci si dovrebbe chiedere, come con chiunque, è come questi, soli o accompagnati, possano partecipare e contribuire ai valori di una comunità. Una domanda che vale per tutti. Sostituire una logica comunitaria a una logica privata. Meno gossip. Più valori. Se la pensiamo così, non credo rimarrà molto tempo per pensare al resto.

Ilana Bahbout

(27 giugno 2014)