Nadine Gordimer (1923 – 2014)

gordimer“Una volta, insieme a un ricco filantropo, mi recai in un villaggio del Mali per donare alcuni computer alla popolazione locale, che ci accolse con calore ed entusiasmo. Quando ci fu fatto notare che nel villaggio non c’era energia elettrica, capimmo che non avremmo potuto ripagare la loro commovente accoglienza: i nostri doni erano inutilizzabili. Invece dei computer, avremmo dovuto regalare loro dei libri, che hanno la fortuna di non avere bisogno né di una spina né di un caricatore per ‘funzionare’. Ecco come i libri sono eterni ed insostituibili”.
Novembre 2009: prima uscita per il mensile dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche. Nelle pagine culturali l’intervista a una donna che avrebbe abbracciato, lasciandone una forte traccia nei suoi scritti, la lotta per i diritti dei neri del Sudafrica e di tutti i popoli piagati dal razzismo, dall’odio e dall’incomprensione. Invitata al Festival Letteratura di Mantova per parlare del suo paese, della fine del regime di apartheid ma anche delle contraddizioni sociali ancora irrisolte, non avrebbe tuttavia rinunciato a condividere con i lettori di Pagine Ebraiche il suo punto di vista sul valore (“irrinunciabile”) del libro come tramite per la consapevolezza e sul rapporto con le proprie origini. “Ho un approccio distaccato nei confronti della religione – sottolineava – quasi un ‘rapporto di buon vicinato’ figlio dell’educazione laica che ho ricevuto in famiglia. È stato solo quando mi fu cucita sugli abiti una stella gialla che mi resi veramente conto di essere diversa dagli altri”.
lettIeri, all’età di 90 anni, Nadine Gordimer ha terminato la sua lotta, conclusasi dopo una malattia della quale aveva avuto il coraggio di parlare pubblicamente.Oggi, su tutti i quotidiani, il dovuto omaggio a una donna di intelletto, tenacia, passione civica con pochi eguali. Un impegno riconosciutole nel 1991 con l’attribuzione del Premio Nobel per la Letteratura.
Nata il 20 novembre 1923 a Springs (centro minerario a est di Johannesburg) da genitori ebrei emigrati dall’Europa (il padre dalla Lettonia, la madre dall’Inghilterra), Nadine Gordimer era amica personale di Nelson Mandela e Miriam Makeba ed era stata tra i membri fondatori del Congress of South African Writers. Nel 1974 ha vinto il Booker Prize e nel gennaio 2007 le è stato assegnato il Premio Grinzane Cavour per la Lettura.
Il suo ultimo romanzo, “Ora o mai più”, è arrivato in Italia nel 2012.
Scrive oggi di lei l’amica Inge Feltrinelli su Repubblica: “Ne ammiravo le qualità umane, il suo essere una intellettuale passionale e battagliera senza rinunciare mai alla brillantezza. Sapeva conciliare le lotte politiche con l’amore per la vita. Femminista per inclinazione naturale, mai ideologica. Era esile ma si batteva con forza per i diritti umani, contro l’apartheid”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked