TUNNEL / Cosa succede nel sottosuolo?

I terroristi di Hamas operano anche sottoterra, utilizzando diversi tunnel che attraversano il confine Gaza-Israele. Dopo il fallimento di ogni tentativo di ridurre la tensione, l’esercito israeliano sta in queste ore portando avanti una nuova fase dell’operazione Protective Edge. L’IDF (Israeli Defence Forces), l’esercito israeliano, sta operando nella striscia di Gaza con un obiettivo specifico. La missione è di colpire i tunnel che i terroristi di Hamas utilizzano per cercare di infiltrarsi in Israele e compiere attentati.
Diversi palestinesi che si sono infiltrati in Israele attraverso uno di questi tunnel sono stati identificati negli scorsi giorni, dopo aver utilizzato il passaggio sotterraneo che collegava l’area più a sud della Striscia di Gaza con Israele. Tredici di loro, usciti da un passaggio vicino al Kibbutz Sufa erano pesantemente armati, e pronti a fare un massacro.
Sono molti i passaggi sotterranei scoperti negli ultimi anni: nel 2013 è stato individuato un tunnel che correva a 18 metri di profondità e si estendeva per poco meno di due chilometri, costruito con 500 tonnellate di cemento e calcestruzzo. Un passaggio analogo era stato utilizzato nel 2006 per entrare in Israele, uccidere due militari e rapire Gilad Shalit. E Hamas ha dichiarato ripetutamente di essere pronto a portare avanti operazioni simili, per rapire altri israeliani.
Hamas per costruire i tunnel ha sostenuto costi ingenti – diversi milioni di dollari – e ci sono prove che vi è stato impiegato anche del materiale da costruzione che Israele aveva inviato per progetti di infrastrutture per i civili. La distruzione dei passaggi sotterranei è essenziale per la sicurezza della popolazione israeliana.

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