Qui Trieste – “Il Consiglio comunale rigetti le mozioni anti-Israele”

Quattro mozioni in discussione domani. La più problematica chiede al governo nazionale il ritorno dell’ambasciatore italiano in Israele e sanzioni da parte dell’Onu nei confronto di un governo, quello israeliano, che viene definito “reo di atroci crimini”. È la situazione che si presenterà nelle prossime ore ai consiglieri del Comune di Trieste e che ha tra le sue anime esponenti di Pd, Sel e Fds.
Una provocazione che ha visto il pronto intervento dei vertici della Comunità ebraica triestina e in particolare del presidente Alessandro Salonichio, che ha fatto distribuire a tutti i consiglieri un documento in cui si invitano gli stessi a non cadere vittime della trappola propagandistica palestinese. E se da un canto la lettera è stata consegnata, dall’altro non si è invece proceduto a una sua lettura nell’aula. Ne è sorta una polemica ancora irrisolta.
“Costituirebbe un precedente gravissimo in quanto illecita ingerenza nell’autonomia di giudizio del Consiglio. Tutti hanno il diritto di inviare documenti, nessuno di pretendere che vengano letti in aula”, ha affermato il presidente del Consiglio comunale Iztok Furlanic. Parole cui è seguito il duro affondo del capogruppo di Forza Italia Everest Bertoli: “Se non la leggerà Furlanic, la leggerò io la lettera della Comunità ebraica. È giusto essere consapevoli di quanto sta accadendo in Medio Oriente e non lavarsi la coscienza andando in Risiera una volta all’anno il 25 aprile”.

(23 luglio 2014)