Time out – I voli mancati
Ora ci mancava anche il boicottaggio di Stato americano ed europeo a far sentire Israele più isolata. Paesi che non hanno smesso di far volare i propri aerei neanche nelle zone più pericolose del mondo, in momenti in cui c’era davvero da preoccuparsi, oggi mettono in dubbio la capacità di difendere l’aeroporto di Ben Gurion da parte d’Israele. Scelta legittima, seppur chiaramente politica. Un solo dubbio però rimane a chi legge le notizie. Come mai quei paesi così tiepidi a riconoscere le ragioni d’Israele e il pericolo costante di vivere sotto i missili, ora iniziano a preoccuparsi? Se i missili erano così innocui da non dover scatenare la reazione dello Stato ebraico come pensano che possano addirittura colpire degli aerei a quella distanza? Tra l’altro poi se Hamas, come sostengono in molti, non è un’organizzazione terroristica, perché dovrebbe colpire un aereo di civili? Domane retoriche, la cui risposta conosciamo tutti e che non ci aiutano a far passare la rabbia per l’ennesimo abbandono d’Israele e delle sue ragioni.
Daniel Funaro
(24 luglio 2014)