Antisemitismo – L’Ungheria e l’ambasciatore sgradito

foxman“Rifiutate di accettare la sua nomina ad ambasciatore d’Ungheria in Italia”. È questa la richiesta inoltrata dall’Anti-Defamation League, ente americano impegnato nella lotta all’antisemitismo, al governo italiano perché respinga la candidatura di Péter Szentmihályi Szabó a rappresentare il suo paese in Italia. “Il signor Szabó è un noto antisemita”, afferma l’AntiDefamation League. Da qui l’evidente incompatibilità con il ruolo diplomatico di chi annovera nel suo passato scritti in cui si accusano gli ebrei di essere “agenti di satana” o di aver tratto vantaggio dall’“industria dell’Olocausto”. Affermazioni vergognose, che non sono passate inosservate e, alla notizia della sua presunta nomina in Italia – non ci sono conferme ufficiali a riguardo – l’Adl si è subita attivata. “Noi speriamo che il governo italiano – scrive Abraham Foxman, direttore nazionale dell’Adl, in una lettera al ministro degli Esteri Federica Mogherini – troverà il modo appropriato di incoraggiare il governo ungherese a procedere,come ambasciatore nella vostra capitale, con un rappresentante più adatto di un uomo di odio”.
Un odio che in Ungheria purtroppo fa notizia da tempo, con il partito Jobbik a urlare la sua retorica antisemita e contro i rom dai banchi del parlamento di Budapest. Il pregiudizio antiebraico striscia velenoso nel paese magiaro e il primo ministro Viktor Orban – fortemente criticato dalla comunità ebraica locale – non sembra aver preso i necessari provvedimenti per arginarlo. Probabilmente per questo Foxman si è rivolto direttamente all’Italia, al ministro Mogherini ma anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per il momento le sue parole hanno trovato nell’editorialista del Corriere della Sera Pierluigi Battista un sostenitore. Battista oggi, nel suo corsivo dal titolo L’antico veleno del pregiudizio in cui descrive il crescere di sentimenti antisemiti in tutto il Vecchio Continente, afferma “dentro un’Europa di nuovo così ostile nei confronti degli ebrei, è bene che le autorità italiane prendano sul serio l’appello accorato dell’Anti-Defamation League e si uniscano alla protesta contro un ambasciatore che avrebbe definito gli ebrei «agenti di Satana». Un piccolo segnale. Per una battaglia che vale la pena combattere”.

d.r

(25 luglio 2014)