Armiamoci e partite

tzevi“A sindaco, stai a fa’ er frocio col culo dell’artri!”. Con questa battuta fulminante se ne uscì anni fa – nel corso di una Giunta – un indimenticato assessore del Comune di Roma. A lui ho pensato leggendo l’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere di ieri. Il succo del ragionamento è questo: la civiltà occidentale, ormai secolarizzata, ha paura di dichiararsi cristiana e dunque reagisce con indifferenza ai massacri di cristiani in giro per il mondo. Poiché non crede più in nessuna trascendenza, ha paura della morte, e quindi non sa più neanche fare la guerra.
Per queste ragioni l’Islam politico e guerrafondaio avrà gioco facile nel vincere la sua battaglia e conquistare l’Europa (questa sintesi è mia). Ora, c’è un piccolissimo particolare che forse è sfuggito al commentatore epigono neo-con: la guerra “santa” l’Occidente l’ha già fatta un decennio fa, in Iraq, sotto i vessilli della democrazia da esportare e di una identità forte. Pareva che l’avessimo vinta, la guerra. Solo che poi i soldi sono finiti, la pazienza pure, e dove avevamo immaginato il nostro avamposto mediorientale ora rischiamo di trovarci il nuovo Califfato.
Non c’è nessun rapporto tra quanto accade oggi e quanto accadde allora? Non contano le balle raccontate allora da Bush, Cheney, Rumsfeld e da un’intera classe dirigente corrotta e spregiudicata? Non sarà che l’Occidente la sua battaglia culturale l’ha persa allora, raccontando al mondo la panzana delle armi di distruzione di massa?
No, il problema è che non sappiamo più fare la guerra (a chi? All’Islam?). Del resto, su “Il Foglio” di pochi giorni fa, Michael Ledeen sosteneva che in Italia gli ebrei stiano meglio che in Francia – scritte sui muri a parte – non perché lì ci sono milioni di arabi e musulmani, ma perché noi ebrei italiani saremmo più pronti allo scontro ideologico e persino a quello di strada. Armiamoci e partite. Sono gli stessi amici che oggi non solo difendono (giustamente) ma invocano l’azione dell’esercito israeliano, che ha già perso 53 soldati dall’inizio del conflitto. Quanto ci manca quell’assessore…

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
twitter @tobiazevi

(29 luglio 2014)