Gli Stati Uniti e Gaza

minerbiLa Guerra che Israele sta conducendo nella striscia di Gaza rischia di guastare le relazioni cordiali fra Israele e gli Stati Uniti. Questa conseguenza era prevedibile alla luce della posizione dell’amministrazione attuale degli Stati Uniti nei confronti del Medio Oriente.
In Egitto Washington era dalla parte di Morsi, leader dei Fratelli Musulmani, e non da quella di Abdel Fatah el-Sisi, attuale Presidente. In Israele i Fratelli Mussulmani sono considerati come estremisti islamici fondamentalisti, mentre si nutre simpatia per el-Sisi, moderato e pro-occidentale. Ma egli non è stato invitato a Parigi, come del resto neanche Israele e Abu Mazen, che sono al centro della disputa.
La Turchia sotto Erdogan sta diventando un paese sempre più islamico ed anti-israeliano, in disaccordo col proprio esercito e con almeno la metà della popolazione turca. Ma Washington abbraccia il Premier Erdogan e ha riservato un posto d`onore alla Turchia nel consesso di Parigi riunito per cercare una soluzione alla crisi di Gaza.
La Siria di Assad è in lotta con alcuni gruppi islamici ben lontani da potersi definire democratici. Ma gli Stati Uniti si sono schierati dalla parte degli insorti che ora non riescono né a vincere Assad, né a ottenere il sostegno dei paesi limitrofi a eccezione della Turchia. Israele si astiene dall`intervenire, (salvo che per l`aiuto sanitario con la cura negli ospedali israeliani di civili siriani).
Fin dal discorso del presidente Obama al Cairo, poco dopo la sua elezione sei anni fa, era chiaro che egli aveva una strana predilezione per l`Islam fondamentalista. Obama non riesce o non vuole distanziarsi da costoro. Questo spiega anche perché ha lanciato a Israele verso la mezzanotte israeliana, l`ukaze di cessare immediatamente il fuoco. Già prima Israele aveva dichiarato che avrebbe rispettato la calma in cambio della calma da parte di Hamas. Ma quest`ultimo non rispetta quasi mai i propri impegni.

Sergio Minerbi

(29 luglio 2014)