Lotta all’antisemitismo – Germania, sinagoga vandalizzata

Ha spaventato e suscitato indignazione negli scorsi giorni in Germania il susseguirsi di episodi di matrice antisemita: slogan intrisi di odio e nostalgie naziste, insulti, tentativi di attacchi contro obiettivi ebraici che hanno portato l’ambasciatore di Israele a Berlino Yakov Hadas-Handelsman a parlare di un clima simile a quello degli anni più bui della storia d’Europa. Nella notte tra lunedì e martedì è stata poi attaccata con bombe incendiarie la sinagoga di Wuppertal nella Renania settentrionale-Vestfalia. Secondo quanto riportato dalla stampa, la polizia avrebbe arrestato un diciottenne di origine palestinese. In Germania e non solo, l’intensificarsi dell’espressione di antisemitismo ha cavalcato l’onda e la scusa della protesta contro la crisi tra Israele e Hamas: dalla Francia, dove solo pochi giorni fa, centinaia di persone sono state costrette a rimanere chiuse in una sinagoga a Sarcelles mentre fuori manifestanti tentavano l’assalto, al Regno Unito, dove è stato segnalato un numero di denunce di atti di antisemitismo doppio rispetto al normale.
“Questo è il momento più preoccupante che abbiamo vissuto dal 1945 – ha dichiarato in un’intervista Charlotte Knobloch, già presidente del Consiglio centrale degli ebrei di Germania e membro dello European e del World Jewish Congress – Riceviamo in continuazione insulti e testimonianze di odio, e ancora una volta le sinagoghe bruciano. È tempo di chiederci cosa dobbiamo fare per proteggere i cittadini di religione ebraica”.
Nelle scorse ore è arrivata la notizia che la Francia ha dato il via libera all’estradizione in Belgio di Mehdi Nemmouche, accusato della strage al Museo ebraico di Bruxelles dello scorso 24 maggio, con l’assassinio di quattro persone.

(30 luglio 2014)