Il gran circo delle idee

jesurumPer un po’ ci provo: soltanto agenzie di stampa che aggiornano su Israele e Gaza, e una pila di libri. Niente ring alla Facebook o simili.Comincio con “Il grande circo delle idee”, romanzo di Miki Bencnaan (traduzione di Linda Callow) in uscita da Giuntina. Svela il mistero nascosto nelle vite di quattro ospiti della casa di riposo Yadlitza Norbert a Gerusalemme che mettono in piedi un coro di discreto successo, e svelandolo racconta e ci regala fantasie, magie, ricordi di Lager.
Per un po’ ci provo: soltanto agenzie di stampa che aggiornano su Israele e Gaza, e libri. Ma ecco, sulla pagina… «… riuscirono per la prima volta a produrre un suono comune, morbido e preciso, come un quartetto d’archi affiatato, “che” – dichiarò Leon commosso – “è il modello più significativo di collaborazione tra creature razionali”».
Già, quando le voci s’intrecciano in un’unica sostanza, in un suono la cui essenza è la nostalgia, e – aggiungo io – il futuro. S’intrecciano, all’unisono, ciascuna con il proprio timbro.

Stefano Jesurum, giornalista

(7 agosto 2014)