Israele – Tsahal alla prova della fertilità

rambamOgni donna, quando pensa al proprio figlio che ancora deve nascere, se ne crea un’immagine mentale. A chi assomiglierà, come diventerà, come saranno i suoi occhi, i suoi capelli… L’immaginario è fatto della stessa sostanza dei sogni, non può essere messo in discussione ed è del tutto personale. Ma diventa in una certa misura personalizzabile quando ci si trova a fare ricorso a una banca dello sperma. Effetto collaterale del recente conflitto, in Israele, pare sia una nuova tendenza registrata dal personale della Rambam Fertility Clinic di Haifa: le donne che vi fanno ricorso preferirebbero – come donatore di sperma – un uomo che faccia parte di unità da combattimento, e sicuramente che abbia “almeno” servito nell’esercito. Non si sogna in termini di altezza, bellezza, colore degli occhi, cultura… nel profilo ideale rientra ora anche una caratteristica in più, che renderebbe il padre “più uomo”. Per lo meno, questo afferma Dina Aminpour, direttrice del laboratorio del centro. Sicuramente ciò che è stato trasmesso dalle televisioni di tutto il paese ha una parte di responsabilità in questo cambiamento nelle preferenze: settimane di storie di coraggio e la narrazione continua delle vite di quei soldati che ogni giorno hanno rischiato la vita per proteggere il proprio paese hanno portato molte donne a inserire una nuova caratteristica fra quelle “auspicabili” per il padre – genetico – dei propri figli.
“Chi è inserito in una unità da combattimento avrà, in genere, una buona salute e sarà molto in forma, oltre a tutte le altre caratteristiche, e si tratta di cose che hanno giustamente importanza per una futura madre” , ha aggiunto Aminpour. Fra le circa sessanta donne che ogni mese chiedono di avere accesso a una donazione di sperma, circa metà nell’ultimo periodo ha inserito “combat background” fra le proprie preferenze, cosa praticamente mai successa prima. È diventata una caratteristica importante quanto altezza e intelligenza, a quanto pare.
Quando, per togliersi la curiosità, il personale del centro ha controllato le caratteristiche dei donatori già registrati la scoperta che ha fatto è stata sorprendente: non solo tutti sono stati nell’esercito – dato prevedibile visto che la leva in Israele è obbligatoria – ma almeno metà di loro ha fatto parte delle unità unità di combattimento… soldati coraggiosi, in ottima salute, e anche gran donatori di sperma, a quanto pare.

a.t. twitter @atrevesmoked

(12 agosto 2014)