Israele – L’amicizia vien danzando

dancing with the enemyNotissimo ballerino, di balli da sala, e maestro di danza, Pierre Dulaine è nato a Jaffa nel 1944: suo padre, protestante inglese, era in Palestina con l’esercito britannico, e sua madre, cattolica palestinese, era in parte francese.
Oltre al metodo che porta il suo nome, Dulaine ha fondato Dancing Classrooms, un programma che aiuta i bambini e le loro famiglie a migliorare la propria vita, danzando. La sua storia è molto nota e, oltre ad essere diventata un film – “Ti va di ballare?” con Antonio Banderas -, ha attirato l’attenzione di Miri Shahaf-Levi, a sua volta ex ballerina. Quando lo ha contattato, ha scoperto che, oltre a parlare diverse lingue (inglese, francese e arabo, e qualche parola di ebraico) era ben consapevole delle difficoltà che si possono incontrare vivendo in Israele, ed era disponibile a recarvisi, ma a una condizione: “Trovami in Israele bambini ebrei e arabi che siano disposti a ballare insieme”. Non facilissimo, visto che spesso si tratta di bambini che non hanno rapporti che vadano al di là di un incontro casuale, magari per strada andando a fare la spesa.
Shahaf Levi, che oltre a lavorare per il ministero della Cultura israeliano è consulente per l’Israel Prize, ha continuato a pensarci fino a quando non le è stato possibile richiamare Dulaine, e dirgli che era arrivato il momento giusto. Cinque scuole di Jaffa erano disponibili a seguire il programma: due scuole arabe, due ebraiche e un istituto che invece ha allievi sia ebrei che cristiani che musulmani. In alcuni casi i genitori dei bambini hanno dovuto scrivere l’autorizzazione per i loro figli, in modo che anche dal punto di vista religioso non ci fossero problemi a farli ballare con bambini dell’altro sesso. Nonostante in alcuni momenti sia stato tentato di abbandonare, per le resistenze dei bambini, Dulaine ha continuato a credere nel potere della danza: “Sono convinto che avere fiducia sia molto importante. Quando ci si avvicina a qualcuno con rispetto, qualcosa cambia, sempre. Alla fine anche due sceicchi hanno iscritto i loro figli, e tutti ballavano!”.
Il progetto è cresciuto ed è diventato un documentario, “Dancing in Jaffa”, che sta ora girando il mondo e ha vinto diversi premi. E anche a distanza di tempo Pierre Dulaine è rimasto in contatto con qualcuno dei partecipanti, che ha rivisto in occasione della presentazione del film: “Sono cresciuti, certo, ma sono rimasti davvero molto amici”.
E il progetto non è finito con il documentario: Shahaf-Levi ora dirige il programma Dancing Classroom in Israele e negli scorsi quattro anni ha coinvolto almeno duemila bambini, che fanno lezione di danza per tre mesi ciascuno, due volte alla settimana. Ed è solo l’inizio: uno sponsor americano ha deciso di appoggiare il progetto, e da Jaffa le Dancing Classroom porteranno i bambini a conquistare tutto il paese ballando e, soprattutto, guardandosi negli occhi.

Ada Treves twitter @atrevesmoked