Al Sinodo: crisi, culture e diritti
Un confronto serrato, temi di attualità, e presenza di pastori e di laici che in pari numero arrivano da tutta Italia. Queste, come ogni anno, le caratteristiche del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi che da oggi al 29 agosto porta Torre Pellice al centro dell’attenzione di tutti coloro che sono interessati ai valori e alle scelte di una delle minoranza italiane più attive e apprezzate, nonostante i piccolissimi numeri.
Si tratta innanzitutto di un momento di dialogo e partecipazione democratica all’interno delle Chiese valdesi e metodiste: partecipano 180 delegati delle chiese di tutta Italia, e il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese ha anticipato alcuni dei temi in discussione: la missione delle chiese nell’Italia e nell’Europa caratterizzate dalla crisi, la formazione giovanile e l’interculturalità, l’essere chiesa insieme, l’ecumenismo, il Cinquecentenario della Riforma nel 2017, la libertà religiosa in Italia e l’8 per mille. Afferma Bernardini: “Anche l’Unione delle chiese metodiste e valdesi deve affrontare le scommesse di un continente in cambiamento, che vede processi di secolarizzazione, di trasformazioni culturali e di una forte immigrazione multi-religiosa”. E, aggiunge: “Si deve accompagnare la testimonianza con un’azione sociale e culturale di responsabilità verso un continente in difficoltà e in crisi”ormai chiaramente affermata in Italia”
Durante il Sinodo sono previste anche mostre e incontri pubblici: la sera di lunedì 25, sarà dedicata a “I diritti di tutti e di tutte”, ospitato dal Tempio valdese di Torre Pellice con Luigi Manconi, presidente della Commissione parlamentare per la tutela dei diritti umani, Gianna Pentenero, assessore all’Istruzione e al Lavoro della Regione Piemonte, Alessandra Trotta, presidente dell’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia, Paolo Naso, politologo ed Eugenio Bernardini, Moderatore della Tavola valdese. A moderare la serata è stato chiamato Gian Mario Gillio, direttore di Confronti.
E sul fronte della comunicazione è interessante notare come il portale di Riforma, il settimanale delle chiese valdesi, metodiste e battiste italiane, abbia presentato da poco una nuova versione – beta, per ora – che rappresenta il primo passo di un ripensamento della strategia di comunicazione. E, per esplicita ammissione dei responsabili del progetto in corso, le scelte fatte sono state ispirate dal lavoro della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. In effetti Luca Negro, Direttore di Riforma, in occasione del suo intervento al seminario “The Jewish State of the Net”, organizzato dalla redazione di Pagine Ebraiche con il patrocinio della Comunità ebraica di Torino e dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte è stato ancora più chiaro: “Vi stiamo copiando tutto!”, ha raccontato col sorriso. La riforma del portale è solo l’inizio.
Ada Treves twitter@atrevesmoked
(24 agosto 2014)